Velocizzare la Foligno-Terontola, collegare al sistema ferroviario la piastra logistica di Terni e meccanizzare il percorso a Roma Termini per raggiungere i due binari est della stazione romana: sono questi i tre argomenti principali che in queste settimane vedono impegnata la Regione Umbria, attraverso l’assessorato ai trasporti, con Rete Ferroviaria Italiana.
“Continua serrato il nostro impegno, forte e convinto, per affrontare e risolvere problemi ultradecennali – ha affermato l’assessore Enrico Melasecche -. Non ci ha fermato il covid nè le critiche spesso strumentali quanto disinformate e generiche. Indecenti addirittura quelle di alcuni ex dirigenti regionali che cinguettano sciocchezze sui social e che sono gli stessi che hanno contribuito a causare disastri distruggendo un settore che necessita purtroppo di una totale, coraggiosa riorganizzazione. Basta ripercorrere le vicende di FCU, in gran parte chiusa, di APM, della Spoletina, per finire con Umbria Mobilità – prosegue l’assessore – per rendersi conto di quali indecenze sono state commesse per vari lustri in danno di tutti gli umbri. La migliore risposta è l’impegno professionale quotidiano. Abbiamo a tal proposito organizzato l’ennesima importante video conferenza con vari dirigenti di RFI per formulare o ribadire alcune richieste significative che avevamo avanzato da tempo. La prima riguarda la velocizzazione della tratta Foligno-Terontola. Ad oggi è stato quasi completato il progetto definitivo per realizzare nelle stazioni di Assisi ed Ellera una serie di opere complesse come nuovi sottopassi, spostamento di binari, dotazione di nuove tecnologie che consentano di far entrare anche due treni in contemporanea in stazione. Abbiamo chiesto di accelerare i tempi previsti. Tuttavia – ha sottolineato l’assessore Melasecche -, poiché i cantieri sono aperti mentre funzionano le relative stazioni, i lavori sono svolti di notte dopo il passaggio dell’ultimo treno e la partenza del primo del mattino successivo e per questo motivo i crono programmi sono difficilmente comprimibili. L’obiettivo di breve periodo è quello di ridurre a 60 minuti circa i tempi medi di percorrenza negli 82 km da Foligno a Terontola. Questo consentirà, secondo lo studio di RFI che intendiamo inserire nella prossima revisione del contratto di programma in via di definizione, di perseguire l’obiettivo fondamentale di riduzione del tempo di percorrenza da Perugia a Firenze, con due sole fermate, in un’ora circa. Sono previsti costi complessivi di 414 milioni finanziati ad oggi per soli 54 milioni relativamente alla prima fase descritta. Ci faremo parte diligente nel chiedere anche qui i finanziamenti mancanti.
Il secondo obiettivo (che attende da almeno cinque anni…) è quello del collegamento della Piastra logistica di Terni con la ferrovia. Il CIPE aveva stanziato oltre 9 milioni di euro ad oggi inutilizzati con cui intendiamo finalmente rendere quella struttura completa, funzionale ed appetibile. Anche qui è partito l’impegno reciproco con RFI per procedere a tutti gli approfondimenti del caso.
Terzo ed ultimo problema trattato – prosegue Melasecche – è quello della situazione indecente cui sono costretti i viaggiatori della Roma-Ancona quando debbono prendere il treno a Roma Termini per raggiungere i binari 1 e 2 Est. Correre per non perdere il treno per oltre 700 metri, trascinando valigie, con l’ultimo tratto scoperto sotto la pioggia o il solleone costituisce un esercizio a volte inumano. Riferiscono delle viaggiatrici che tornare da Milano la sera per lavoro e percorrere quel tratto semibuio, fra sbandati e soggetti che bivaccano indisturbati, costituisce un rischio. Roma Termini è inserita nel tessuto urbano della Capitale e non consente allargamenti ma riteniamo doveroso che, soprattutto gli umbri e i marchigiani costretti a raggiungere i due binari Est, debbano avere standard di sicurezza e confort minimi non più procrastinabili. E’ stato quindi programmato un incontro con l’AD di Grandi Stazioni per affrontare il problema.
Sono da tempo molto frequenti gli incontri con RFI e Trenitalia, oltre che con ANAS – conclude l’assessore -, per migliorare strutture e servizi, convinti come siamo che una presenza dinamica della Regione ai vari tavoli nazionali possa farci conseguire risultati importanti. Quelli ottenuti in questo primo anno di lavoro ci confortano e costituiscono la migliore risposta alle critiche strumentali il cui livello è facile giudicare. Saranno oggetto di una apposita conferenza stampa per informare correttamente gli umbri di quello che bolle in pentola”.
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