“Enel ci ha garantito che nella giornata odierna l’energia elettrica sarà riportata alle ultime famiglie in difficoltà in Valnerina, oltre alla prosecuzione dei ripristini definitivi delle linee in modo da non dover più dipendere dai generatori di corrente”.
E’ quanto afferma l’assessore regionale con delega alla Protezione Civile Enrico Melasecche.
“La tempistica dei ripristini, in parte oggetto di comprensibile nervosismo – ha dichiarato l’assessore – ha portato ad abbattere notevolmente il numero delle utenze elettriche non servite. A metà giornata del 5 gennaio erano 4.500, la mattina del 6 ridotte a 2.750, a fine nottata di ieri a circa 230 e questa mattina, giovedì 7 gennaio, 133, operando nel rispetto delle procedure di sicurezza che questi delicati interventi richiedono”.
La copiosa nevicata che da martedì scorso, 5 gennaio, si è riversata sull’Appennino umbro, con particolare riferimento alla Valnerina, ha provocato danni diffusi alle linee elettriche a causa della caduta di rami ed alberi situati in prossimità degli elettrodotti, causando notevoli disservizi a macchia di leopardo nei territori montani.
Le aree maggiormente interessate sono alcune frazioni e le zone più isolate nei territori comunali di Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Cascia, Cerreto di Spoleto, Preci, Santa Anatolia di Narco, Norcia e comuni limitrofi. In tutte le circostanze, si tratta di gruppi di utenze circoscritti ma sparsi dal punto di vista geografico.
“E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, anche in considerazione delle dichiarazioni di allerta emanate dalla Protezione Civile regionale – ha dichiarato l’assessore Melasecche – ha effettuato interventi di ripristino nelle aree interessate con una task force dedicata, composta da oltre 100 persone tra tecnici e operativi”. Sono state inizialmente eseguite manovre in telecomando che hanno consentito di rialimentare diversi gruppi di utenze per proseguire con le operazioni sul posto che consistono nella “ritesatura” dei cavi elettrici abbattuti e nella posa di gruppi elettrogeni, laddove le riparazioni si sono rivelate particolarmente complesse ed hanno richiesto tempi più lunghi. Sono stati messi in funzione anche oltre 40 gruppi elettrogeni cui si sono aggiunti quelli a disposizione della Protezione Civile regionale. In numerosi casi i piani di lavoro sono risultati più complicati dalla difficile accessibilità dei luoghi di intervento, alcuni particolarmente impervi e resi particolarmente pesanti dalla neve e dalla pioggia battente.
“Ho seguito personalmente da remoto, nella giornata di martedì, l’andamento delle operazioni, quando le utenze “disallineate” erano oltre 4500 e, nel giorno dell’Epifania, mi sono recato in Valnerina per verificare di persona e coadiuvare l’andamento delle operazioni mantenendo i contatti con l’Enel, la Protezione Civile regionale, provinciali, comunali, l’Anas ed i Vigili del Fuoco, cercando di far liberare le strade anche per consentire l’accesso alle cabine ed alle linee elettriche danneggiate in numerosi punti alle 14 squadre di intervento dell’Enel. Ho collaborato direttamente con i sindaci di Cascia e Norcia e molti giovani assessori e consiglieri comunali che hanno dimostrato attaccamento ed amore per i propri territori nel trovare soluzioni possibili sia alle famiglie in difficoltà che ad alcuni allevatori i cui problemi, irrisolti da anni, si sono acuiti con il bestiame all’addiaccio, interpellando anche il Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per cercare di venire incontro alle loro esigenze.
Non c’è dubbio che un’esperienza diretta sul campo – ha concluso l’assessore Melasecche – sia servita sia per confermare la vicinanza della Regione alle comunità colpite, informando mano a mano anche la Presidente Tesei sull’andamento delle operazioni, ma anche per porre in essere in futuro una puntuale ordinaria manutenzione della vegetazione così da ridurre al minimo nel corso delle nevicate i danni alle linee elettriche che causano problemi anche gravi alle famiglie ed alle attività produttive in aree già gravemente colpite dal terremoto”.
Foto: Aun ©