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Piazza intitolata alle mamme e papà, Mazzilli: “Violenza alla toponomastica”

“Non voglio essere polemico, ma almeno irritato, mi sia concesso”.

Queste le parole di Francesco Mazzilli, figlio dello storico e intellettuale ternano Walter Mazzilli.

“Il partito di maggioranza del Consiglio comunale, la Lega, – spiega Mazzilli – insofferente alle richieste di ripensamento a loro indirizzate in proposito dell’atto presentato dal capogruppo Brizi e da altri due consiglieri comunali, Cini e Cozza, che faceva  riferimento all’intitolazione di una piazza alle mamme e ai papà, alla fine della giornata di ieri 21 dicembre è riuscito a far approvare l’atto d’indirizzo, nonostante l’astensione degli alleati di governo.

Solo questo basta a dimostrare che l’atto è stato imposto dall’alto, per via politica, senza il consenso della maggioranza, del consiglio comunale, della commissione toponomastica e senza ascoltare il parere delle persone, ma solamente andando incontro all’elettorato del partito di maggioranza, almeno di parte di questo elettorato.

Un gesto, nel silenzio del sindaco Leonardo Latini, che, al di là dei tentativi di difendere tale atto facendo riferimento a presunti valori universali o carezze di poesia, risulta invece un vero e proprio tentativo di violenza alla toponomastica e una triste e sterile ricerca di consenso per necessità politiche tra i sostenitori più conservatori.

Voglio essere sincero, in una situazione di gravità come questa, tra emergenza sanitaria, emergenza sociale, emergenza economica, emergenza lavorativa, donare una piazza intitolata ai genitori della cosiddetta famiglia tradizionale non è un aiuto concreto; perciò, si abbia almeno l’onestà di non prenderci in giro. Discutere per ore di queste questioni è solo una perdita di tempo che allontana ulteriormente la politica dai cittadini, i quali si sentono stanchi e stressati dall’abbandono delle istituzioni, dai ritardi dei rimborsi e dalle imposte che gravano su di loro.

La Lega ternana al momento vuole cantare vittoria cercando di lasciare un segno per i posteri; sinceramente mi chiedo se in  futuro non rischierà di essere derisa dagli studiosi e dai politici che giudicheranno questo atto piuttosto surreale.

Come invito, in ricordo di mio padre Walter Mazzilli, il quale  lottò per la difesa della toponomastica cittadina, auspico almeno che tale dedica venga attribuita ad un piazzale senza toponimo, o del quale se n’è persa traccia, così da non cancellare la storia di Terni”.

Foto: TerniLife ©

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