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L’aeroporto di Perugia ottiene la certificazione Aci per le misure sanitarie adottate sullo scalo

L’aeroporto umbro di Perugia ha ottenuto la certificazione (Aha) Airport Health Accreditation dell’Aci (Airport Council International) l’associazione internazionale che rappresenta più di 1.900 aeroporti e che sviluppa standard, politiche e best practice per gli aeroporti fornendo informazione e formazione per elevare gli standard di sicurezza in tutto il mondo.

Il programma Aci Airport Health Accreditation (AHA) fornisce agli aeroporti una valutazione di quanto le misure sanitarie siano allineate con le linee guida ACI Aviation Business Restart and Recovery e le raccomandazioni della Icao Council Aviation Restart Task Force, insieme alle migliori applicazioni del settore.

Un riconoscimento che dimostra come i protocolli e le misure adottate dall’aeroporto San Francesco d’Assisi siano all’avanguardia nelle procedure di contenimento alla diffusione dei virus e rappresentino un esempio di best practice da seguire nel settore del trasporto aereo.

La certificazione è stata ottenuta dopo un’attenta valutazione delle nuove misure e procedure sanitarie introdotte a seguito della pandemia Covid-19 dalla società di gestione dei due aeroporti romani.

Ad essere valutati sono stati, tra gli altri, la pulizia e la disinfezione degli spazi aeroportuali, il mantenimento delle distanze fisiche, le protezioni in dotazione al personale, la comunicazione al passeggero.

Dall’inizio della pandemia, l’Aeroporto di Perugia, ha avviato un piano di intervento considerevole, per l’ampiezza e puntualità delle misure attuate, al fine di garantire sicurezza e confort a passeggeri e alle maestranze tutte.

Foto: TerniLife ©

 

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