Entra nel vivo il piano di integrazione dei servizi definito, in linea con la programmazione regionale, dai due commissari straordinari dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Massimo De Fino e dell’Azienda Ospedaliera di Terni dr. Pasquale Chiarelli con l’obiettivo dichiarato di abbattere le liste di attesa, limitare la migrazione sanitaria ed assicurare ai cittadini servizi di prossimità evitando disagi negli spostamenti.
Territorio ed ospedale insieme con un programma consolidato di interventi che punta su una rinnovata collaborazione dei professionisti e degli staff chirurgici delle due realtà sanitarie per garantire prestazioni efficaci, efficienti e di qualità in tutte le strutture ospedaliere del territorio provinciale di Terni.
ORVIETO – All’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto le équipes chirurgiche guidate dai rispettivi primari, il dr. Amilcare Parisi, dell’Azienda Ospedaliera di Terni e il dr. Massimo Buononato, dell’Azienda Usl Umbria 2, sono già al lavoro per l’esecuzione di interventi di medio-alta complessità nelle sedute chirurgiche programmate il lunedì ed il venerdì.
AMELIA – All’ospedale “Santa Maria dei Laici” di Amelia si punta invece sulla chirurgia oculistica, in particolare la procedura chirurgica per il trattamento della cataratta e di altre patologie oculari, già attiva grazie all’impiego di staff interaziendali coordinati dal dr. Enrico Poddi, direttore della struttura complessa di Oculistica dell’ospedale di Terni.
NARNI – Anche nel presidio di Narni l’integrazione tra i professionisti delle due aziende è già realtà. Dalla giornata di domani, infatti, le sale operatorie di Narni saranno utilizzate dai chirurghi di Terni per interventi di dermatochirurgia, in particolare asportazioni nei e neoformazioni sottocutanee e dalle prossime settimane per gli interventi chirurgici in lista di attesa all’Azienda Ospedaliera di Terni.
“L’accordo quadro di collaborazione siglato dalle due Aziende, ospedaliera e territoriale – spiegano i commissari straordinari Pasquale Chiarelli e Massimo De Fino – rappresenta una risposta attiva e concreta per migliorare la qualità dell’assistenza cercando di mantenere il più possibile sul territorio quelle attività che possano ridurre al massimo gli spostamenti da parte dei pazienti, aspetto tutt’altro che secondario in questa fase di emergenza pandemica. Si punta inoltre a migliorare la performance organizzativa dei vari servizi coinvolti, a ridurre la mobilità passiva e a innalzare, sia dal punto di vista qualitativo che in termini di efficacia e di efficienza del sistema, la risposta assistenziale e di cura agli assistiti della provincia di Terni”.
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