Riceviamo ed inoltriamo una nota dell’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Enrico Melasecche, con preghiera di pubblicazione.
“Apprendiamo dalla stampa che sarebbe stata proclamata un’agitazione dai sindacati del TPL ed uno sciopero dalle RSU di quattro ore per domani. Le ragioni sarebbero “le preoccupazioni per il futuro”. Chi non è preoccupato per il futuro! Ma la Regione, come non mai da decenni, ha preso in mano con determinazione tutte le problematiche del settore per portarle a soluzione, nonostante situazioni lasciate marcire nella reiterazione annuale di debiti assurdi. Il sindacato rileva ritardi nella creazione dell’Agenzia, perseguita con forte volontà da questa Giunta, nonostante la situazione ereditata in Umbria Mobilità a causa di gravissimi errori del passato, con una situazione debitoria attenzionata sia dalla magistratura ordinaria che da quella contabile. Le difficoltà ci sono ma la situazione oggi è molto diversa rispetto a quella di un anno fa. Sono stati superati molti ostacoli e chiarite tutta una serie di zone grigie in cui chi governava l’Umbria ha disintegrato le quattro società pubbliche APM, Spoletina, ATC ed FCU, esternalizzando con contratti privatistici sia l’esercizio del TPL che la gestione della struttura ferroviaria. Oggi abbiamo individuato, con regolare procedura concorrenziale, l’advisor per organizzare la gara molto complessa ed articolata, procedura prevista dalla legge per recuperare trasparenza, efficienza ed economicità del servizio che porterà entro il secondo semestre 2022 il nuovo gestore ad attivare il servizio”.
“Falsa è la notizia che la Regione non avrebbe onorato gli ingenti “debiti del passato” – prosegue l’assessore Melasecche – perché da cinque mesi la proposta di transazione proposta a Busitalia attende una risposta Abbiamo previsto, con l’assestamento di bilancio in corso (impossibile sarebbe stato provvedere prima), il saldo di circa 24 milioni di euro, la messa a disposizione di altri 6 milioni, bloccati dalla Procura della Repubblica, ma anche la contestazione di circa 5 che l’Avvocatura regionale non ritiene dovuti e su cui questa Giunta, a tutela degli interessi degli umbri, intende resistere in giudizio. Il pagamento delle fatture correnti, contestato dai sindacati, non ha viceversa mai visto una puntualità come l’attuale, con la Regione che ha anticipato alle aziende persino i servizi non resi a causa del Covid-19 per garantire loro lo stesso fatturato precedente. Va ricordato che pochi anni fa la vecchia Giunta regionale ha bruciato, per coprire i debiti del TPL, circa 45 milioni di previsti investimenti sottraendo alle imprese ed alle famiglie risorse preziose che avrebbero viceversa dovuto produrre sviluppo ed occupazione. Non possiamo più accettare queste logiche deteriori, prodromiche di recessione e perdita di competitività. Quanto alla FCU il sindacato dubita sulla volontà di questa giunta di volerla riattivare dopo la irresponsabile mancata manutenzione che la condannò alla chiusura dal 2017 di gran parte del tracciato. Vero è il contrario tant’è che abbiamo sollecitato il Governo ad onorare il contratto di servizio Regione, MIT, RFI che prevede proprio la rimessa in funzione di tutta la dorsale regionale da Sansepolcro a Terni, compresi i due tratti urbani da Ponte San Giovanni a Sant’Anna, in cui fervono i lavori per la riapertura nel 2022 e la cosiddetta “metropolitana di superficie” Cesi-Terni, dimenticata dai nostri predecessori in qualche cassetto dopo aver speso già circa 15 milioni. Smentisco categoricamente il sindacato quando afferma che l’emergenza coronavirus avrebbe visto l’Umbria alla riapertura delle scuole “in un clima di caos ed incertezza” perché siamo stati una delle poche regioni in Italia ad attivare immediatamente 101 autobus aggiuntivi, anche dei privati, ben oltre la copertura finanziaria del Governo, pur di garantire i necessari servizi con un riempimento ben inferiore di quello previsto a livello nazionale. Ringrazio invece il Servizio Infrastrutture e Trasporti e tutti i tecnici in esso impegnati, che, in condizioni di estrema difficoltà e a ranghi ridottissimi, hanno garantito risultati che fanno onore a questo Ente. Si lamenta infine la mancanza di dialogo confondendo la disponibilità al confronto con la pretesa di imporre rendite di posizione che obbliga poi ad un aumento delle imposte che questa giunta si rifiuta decisamente di perseguire”.
“Quanto alle infrastrutture – conclude l’assessore Melasecche – questa giunta è particolarmente attiva su tutti i tavoli nazionali e sta conseguendo risultati storici per superare l’atavico isolamento che ci ha sempre penalizzati. Dispiace apprendere che sia stato proclamato uno sciopero dalle RSU che non risolverà il più piccolo dei problemi, nè degli umbri men che meno dei lavoratori del settore. Il tutto appare volto a perpetrare le ritualità dell’autunno caldo proprio in questo momento di obiettive difficoltà per il Paese e per la salute di migliaia di cittadini. Appaiono peraltro risibili le affermazioni secondo le quali non avremmo “un piano chiaro sui trasporti e sul TPL” invocando “una politica che decida e governi” perchè abbiamo le idee chiarissime e mai come oggi la nuova Giunta si sta discostando dalle indecisioni dell’ultimo decennio proprio per la determinazione con cui intende conseguire i risultati promessi. Non solo, a conforto dell’azione svolta in questi pochi mesi, c’è il recentissimo “giudizio di parifica” della Corte dei Conti che, condannando la deriva precedente, ci invita a riportare l’intero settore alla regolarità e all’efficienza. Siamo certi che proseguendo in questo impegno tutti i cittadini non potranno non valutare in positivo i risultati che stiamo conseguendo e che verranno illustrati appena avremo un attimo di respiro. Mi auguro prevalga comunque sempre il senso di responsabilità nell’interesse della intera nostra comunità regionale”.
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