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Ad ottobre alimentari più cari, università più a buon mercato

L’inflazione a Terni nel mese di ottobre torna appena sopra lo zero e si attesta a +0,1%. A livello nazionale permane una situazione di deflazione (-0,3%). I Servizi Statistici del comune di Terni hanno diffuso il bollettino di ottobre,
Come ormai da diversi mesi, in pratica dall’inizio della fase di pandemia, continua l’andamento a se stante registrato nei prezzi dei prodotti appartenenti al capitolo Alimentari e bevande analcoliche: su base annua l’inflazione calcolata soltanto per i prodotti di questo capitolo è pari a +2,8% lontanissimo dal +0,1% dell’inflazione generale.
I cambiamenti delle abitudini di consumo delle famiglie, la crisi economica e l’aumento della disoccupazione e le chiusure di diverse attività dovute al periodo di emergenza sanitaria legate al COVID-19, hanno modificato le scelte di consumo delle famiglie che si sono concentrate principalmente sui prodotti alimentari, di cura della persona e della casa e ciò ha sicuramente contribuito a determinare un andamento così distante tra l’inflazione generale e quella dei prodotti alimentari. Particolarmente rilevanti gli aumenti dei prezzi della frutta e anche della verdura. Meno care rispetto a ottobre dello scorso anno le tasse di iscrizione alle università (- 4%).

Foto: TerniLife ©

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