All’ospedale di Terni la gestione delle patologie croniche prosegue anche nel corso di questa seconda ondata pandemica da Covid-19. Così, in occasione della giornata mondiale del diabete, sabato 14 novembre l’ambulatorio di Diabetologia, diretto dal prof. Giovanni Luca, ha programmato per l’intera giornata delle sedute ambulatoriali straordinarie per effettuare presso il Poliambulatorio prime visite diabetologiche finalizzate alla pronta presa in carico del dismetabolismo glucidico e del paziente con diabete mellito, una patologia che nel mondo colpisce un individuo su undici con un impatto elevatissimo in termini di qualità di vita, di disabilità e di riduzione dell’aspettativa di vita in buona salute, oltre che di economia sanitaria.
Nel 2020 la giornata mondiale del diabete, che fa il focus sull’importanza della figura infermieristica nella gestione della malattia diabetica, assume un significato se possibile ancora più profondo. “La pandemia da Sars-Cov-2 che sta imperversando in ogni angolo del pianeta – spiega il prof. Giovanni Luca, direttore dell’ambulatorio universitario di Diabetologia, annesso alla struttura semplice dipartimentale di Andrologia medica ed Endocrinologia della riproduzione – ha sconvolto l’intera organizzazione sanitaria, che deve impegnare risorse umane, sanitarie ed economiche nell’emergenza del COVID-19, rischiando di distogliere l’attenzione dalla gestione della patologie croniche che non hanno carattere d’urgenza e sono quindi passibili di differimento”.
“Ma paradossalmente – sottolinea il prof. Luca – la presenza di plurime patologie croniche non trasmissibili, e tra queste il diabete riveste un ruolo preminente, costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di forme più gravi di malattia da COVID-19. Per questo prendersi cura con continuità delle patologie croniche assume in questo contesto un significato particolarmente importante. Con questa consapevolezza, sin dalla ripresa delle attività ambulatoriali ordinarie nello scorso mese di maggio, l’ambulatorio universitario di Diabetologia, pur continuando ad utilizzare anche sistemi di telemedicina per andare incontro alle esigenze di particolari fasce della popolazione diabetica, continua a svolgere una costante attività di recupero delle visite sospese nei mesi del lockdown parallelamente all’attività ordinaria”.