“Viene segnalato ai Cobas Scuola che a molti supplenti dell’organico Covid non siano ancora stati pagati gli stipendi”.
Così inizia la nota stampa del sindacato della scuola Cobas, in merito ai pagamenti degli insegnanti che vanno in sostituzione dei docenti assenti per motivi legati alla pandemia da Covid.
“L’organico Covid – continua la nota – è stato pensato per far fronte all’emergenza che si è venuta a determinare nella scuola in relazione alla situazione epidemiologica da Covid-19. Cosa altrettanto grave riguarda la risoluzione del contratto in caso di lockdown.
Per il sistema Sidi la risoluzione del contratto non sarebbe contemplata per il personale docente ed educativo, mentre tale risoluzione sarebbe ancora prevista per il personale Ata, come da avviso pubblicato il 28 ottobre con il quale si è reso noto che “su richiesta della Direzione Generale per il personale scolastico sono stati aggiornati i testi dei contratti di tipo N01, N15, N19 e N26 quando stipulati per art.231 bis D.L.34/2020 per il solo personale docente ed educativo, eliminando la clausola risolutiva”.
Ci si domanda come sia possibile che gli stipendi per il personale Covid non siano ancora stati pagati nonostante i fondi siano stati già
stanziati. È incredibile che lo Stato pretenda puntualità da parte dei lavoratori ma non rispetti la puntualità nel pagamento degli stipendi.
Purtroppo per il personale precario tale vergognoso ritardo si ripete da anni.
Pensavamo tuttavia che con l’organico Covid le cose andassero diversamente, viste le risorse stanziate con urgenza. D’aria fritta sicuramente nessuno può vivere. Come organizzazione sindacale, se gli stipendi non verranno pagati in un tempo ragionevolmente breve, valuteremo lo stato d’agitazione perché tale situazione è inaccettabile. Così come attendiamo con urgenza chiarimenti e garanzie che in caso di lockdown anche al personale Ata il contratto non venga revocato”.
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