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La regione eroga ulteriori contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici

“La Regione ha liquidato ai comuni dell’Umbria la somma complessiva di 3.693.340 euro  in base agli elenchi dei cittadini in attesa del contributo per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati che gli stessi Comuni hanno inviato alla Regione con i relativi fabbisogni economici”. Lo rende noto l’assessore regionale alle politiche della casa, Enrico Melasecche.

“Il provvedimento – afferma Melasecche – interesserà circa 800 famiglie umbre e porrà fine alla loro lunga e paziente attesa, iniziata diversi anni fa, per ricevere il finanziamento sulle somme che hanno già dovuto pagare per realizzare i lavori di eliminazione delle barriere architettoniche nelle proprie abitazioni. Da quando vige la Legge 13 del 1989 non era stato mai erogato un importo così consistente che dovrebbe essere in grado di soddisfare tutte le domande presentate prima del 2020.

Fino a soli tre anni fa l’attuazione della Legge 13/89 – ha proseguito l’assessore – era un argomento di forte criticità, poiché la mancanza dei finanziamenti aveva determinato l’accumularsi delle domande che di anno in anno venivano presentate dai cittadini ai Comuni, con tempi di attesa addirittura decennali e un deficit economico che superava i 10 mln di euro. Allo stato attuale – ha sottolineato l’assessore Melasecche -, il rifinanziamento della legge ha consentito, con il pagamento appena effettuato di questa ultima annualità 2020, di rispondere a tutte le domande presentate negli anni precedenti al 2020, e quindi per le future richieste di contributo da parte dei cittadini si spera di mantenere i tempi di attesa entro limiti accettabili. Esprimo soddisfazione – ha concluso Melasecche – perchè in questo modo abbiamo potuto dare il giusto ristoro alle centinaia di famiglie che ormai avevano in gran parte perso anche la speranza di un rimborso delle spese sostenute per rendere la propria abitazione accessibile anche a coloro che hanno problemi di deambulazione. Un diritto che trova finalmente una concreta risposta”.

Foto: TerniLife ©

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