“Il Governo continua a promuovere decreti senza alcuna logica, causando disagi sia ai lavoratori che ai cittadini – hanno esordito il Presidente della Seconda Commissione, Valerio Mancini e il Capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli – con il DPCM del 24 ottobre 2020, l’esecutivo ha predisposto che gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, restino aperti, ma non ha fatto menzione alle strutture di ristoro che operano lungo le Strade Statali. I provvedimenti adottati dal Governo dovrebbero essere il risultato di uno studio attento di tutto il territorio nazionale – hanno incalzato i leghisti – ma siamo costretti a constatare ancora una volta la parzialità e l’incoscienza che stanno alla base di ogni misura predisposta da questo esecutivo per contenere la pandemia. In Umbria – hanno ricordato Mancini e Pastorelli – l’Autostrada percorre marginalmente soltanto la zona sud occidentale del territorio, pertanto vi sono Strade Statali, come ad esempio la E45, classificata come Strada Europea, o la SS 75, che risultano arterie fondamentali per il traffico regionale e interregionale”. “Ho presentato un’interrogazione al Governo – ha reso noto il Segretario della Lega Umbria, On. Virginio Caparvi – affinché venga tutelata la sicurezza degli autotrasportatori, che passa anche per dei punti di ristoro lungo le Strade Statali, con annessi servizi, di cui l’Umbria, stante il DPCM 24 ottobre 2020, è sprovvista dalle 18 alle 5 del mattino. Riteniamo opportuno – hanno concluso i leghisti – che il Governo si impegni a uniformare le misure contenute nell’ultimo DPCM, consentendo l’apertura degli esercizi di ristoro anche nelle Strade Statali della Regione Umbria”.
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