“L’impugnazione del sindaco di Spoleto dell’ordinanza regionale davanti al Tar rappresenta un atto gravissimo, istituzionalmente maleducato, socialmente e sanitariamente irresponsabile stante l’emergenza della forte recrudescenza del virus, ma di più totalmente inutile viste le ripetute garanzie date dalla presidente Donatella Tesei.
Qualora il Tribunale amministrativo regionale avesse deciso per la sospensiva, si sarebbe aperto uno scenario folle di blocco totale dell’ospedale in tutte le sue funzioni, sia Covid che non Covid. Senza qui considerare il rischio concreto di gettare la Città in quell’isolamento già visto in passato proprio nel momento in cui si stanno decidendo le nuove linee programmatiche della sanità regionale.
Giova qui ricordare che la governatrice Tesei ha chiaramente detto che è intenzione della Regione potenziare l’ospedale di Spoleto alla fine della pandemia e di dare le risposte che servono alla città, portando a compimento un percorso che la sinistra mai aveva prospettato, cioè quello della definizione e del potenziamento del presidio ospedaliero di Spoleto in una ottica di esclusività e di integrazione con gli altri Ospedali Umbri, su questo percorso noi stessi, e i nostri rispettivi partiti, ci poniamo, ove necessario, come garanti.
A tale riguardo, benissimo hanno fatto i 10 consiglieri comunali spoletini che per il bene della città hanno elaborato un documento serio che traguarda il futuro, chiedendo ampie garanzie e atti tangibili per la salvaguardia e la valorizzazione della struttura ospedaliera territoriale. Non si sono prestati alle cialtronerie, ai facili populismi e a strumentalizzazioni evidenti, garantendo una corretta rappresentazione di ruolo in un momento così difficile e grave, è a loro che noi guardiamo con grande rispetto a prescindere dalle appartenenze partitiche”.
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