(Dal Corriere dell’Umbria) Interventi sul trasporto scolastico per ridurre gli affollamenti nei bus: è questo uno dei primi provvedimenti allo studio della Regione per contrastare l’aumento esponenziale dei positivi nel cuore verde. Un aumento record a livello nazionale. Pronta un’ordinanza per far scendere la percentuale di riempimento dall’80% (quota stabilita dal governo) al 60%.
Al vaglio l’analisi delle corse per valutare gli autobus in più che serviranno. Per fronteggiare l’emergenza Covid erano già stati messi in campo 101 pullman aggiuntivi per l’apertura delle scuole. L’altra proposta che l’Umbria porta all’attenzione delle regioni è lo spacchettamento delle classi nelle scuole, prevedendo lezioni anche nel pomeriggio. E la didattica a distanza per l”università.
Se i numeri andranno peggiorando, non sono esclusi lockdown localizzati. Secondo il ministero della Salute l’Umbria, con Rt a 1,6 nell’ultima settimana monitorata ma a 1,72 alla data del 15 ottobre,ha una classificazione rischio moderata ad alta probabilità di progressione rapida. Sono stati notificati nuovi casi di età inferiore ai 50 anni nei 5 giorni precedenti la fine.
Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento il numero di focolai attivi e i casi fuori catene di trasmissione (47% dei nuovi casi). In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+4%) e aree mediche (+2%). Probabilità elevata di raggiungere le soglie critiche nel prossimo mese”.
Soglie critiche che prevedono zone rosse e lockdown localizzati. Anche se giovedì in Regione in una conferenza stampa i vertici della sanità regionale hanno assicurato che per ora non sono previste chiusure o zone rosse localizzate in Umbria.
Foto: TerniLife ©