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Pace (FdI): “Preoccupazione per il futuro dell’Ast”

“Il giochino del ‘tu sai che io so che tu sai’, che va in onda in queste ore sulla vicenda del futuro delle Acciaierie di Terni, fotografa con precisione il tasso di approssimazione che regna attorno a questa situazione, che rischia di aprire una nuova lunga fase di incertezze oscillanti tra le prospettive di investitori fantasma e una liquidazione soft che già può annoverare una progressiva perdita di competitività commerciale, proprio per l’incertezza che regna sul futuro”.
Lo afferma il capogruppo regionale di Fratelli d’ Italia, Eleonora Pace.
“L’arretramento progressivo di questi anni, rispetto ad impegni assunti dalla multinazionale in tutti i contesti, è riuscito a far perdere persino il valore di vertenza nazionale alle questioni riguardanti le Acciaierie di Terni, mentre l’Europa, prima sempre pronta a mettere bocca su ogni soluzione di livello qualitativo che non rispondesse agli interessi franco-tedeschi, oggi appare tranquillamente lontana dal ‘luogo del delitto’”.
“In questo momento – sottolinea Pace – non servono gli isterismi di demagoghi dell’ultim’ora, né le minimizzazioni di chi, facendo spalluce, dice che si tratta di una trattativa privata. No – rimarca il capogruppo di Fratelli d’Italia -, non è una vicenda privata, ma un segmento fondamentale dell’economia nazionale. Un interesse che attiene il lavoro italiano, la tutela delle produzioni ed il mantenimento dei livelli occupazionali. Il problema – osserva – non è che abbiamo poco tempo, la verità è che ne abbiamo perso troppo. Bisogna fare certamente presto, ma soprattutto agire bene affinché non accada, come in passato, che le decisioni di oggi siano solo l’ennesimo passo verso il baratro”.
Per Eleonora Pace è dunque “necessario che le istituzioni locali, insieme alle forze politiche e sindacali, tutte in uno sforzo corale ed unanime, rimettano con forza la vicenda Ast al primo punto della loro agenda. Bisogna chiedere al Governo di uscire da un atteggiamento notarile ed affrontare la situazione in un’ottica di interesse nazionale, intervenendo concretamente a sostegno di soluzioni serie e producendo fatti nuovi e concreti. Vanno prefigurati – conclude – interventi pubblici finanziari che favoriscano l’individuazione di una compagine seria di acquirenti interessati”.
Foto: TerniLife ©
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