“La questione del futuro del Sii, considerata la situazione nella quale l’abbiamo ereditato, è così importante che appare addirittura offensivo non solo per noi, ma per i cittadini, ridurla a mero strumento di becera propaganda politica, intercalata da offese personali, come stanno facendo in questi giorni le opposizioni a guida Pd, cercando di avvelenare i pozzi con le armi della disinformazione”.
“Non intendiamo, per stile, replicare alle offese, ma ci compete illustrare ai cittadini in maniera dettagliata le proposte e le idee che abbiamo tradotto in atti rispetto alla gestione dell’idrico”.
“Occorre però subito ricordare che il Sii, così com’è ora, è stato voluto e creato dalle precedenti amministrazioni a guida Pd, con l’ingresso del socio privato sancito dalle amministrazioni di sinistra”.
Quindi non c’è alcun rischio che il nuovo assetto comporti un aumento sconsiderato delle tariffe”.
“Come si può allora – se non in mala fede – definire “svendita” quest’operazione che stiamo portando avanti, soprattutto dopo essere stati la causa politica e amministrativa di tanti danni nei confronti dei cittadini ternani?”.
“Quest’operazione che proponiamo sarà un vantaggio per i Comuni della nostra provincia che si vedranno anch’essi restituire in un’unica soluzione circa 10 milioni di euro (per il solo il Comune di Terni si tratta di 2,5 milioni) di prestiti fatti al SII per la sua costituzione e mai rientrati nelle casse comunali: queste somme sono oggetto di annosi contenziosi giudiziari che verranno ora chiusi definitivamente”.
“Inoltre il socio privato a fronte del consolidamento della sua posizione azionaria provvederà a far affluire nel quadriennio a venire fondi per nuovi investimenti fino a circa 16 milioni di euro”.
“Quest’operazione sarà un vantaggio per tutti i cittadini della nostra provincia che, a fronte di un miglioramento dell’efficienza dei servizi forniti, sempre monitorati da AURI, non dovranno subire sconsiderati aumenti tariffari e potranno invece avvantaggiarsi dalla chiusura dei crediti pregressi vantati da SII per circa 14 milioni, che altrimenti sarebbero ricaduti in tariffa”.
“Lo statuto cambierà con una migliore definizione delle responsabilità in capo all’amministratore delegato che dovrà riferire al CdA ogni tre mesi e quindi con un costante controllo da parte dei soci pubblici: inoltre vengono cancellati gli articoli 8 e 10 che prevedevano l’intervento delle casse dei Comuni in casi di difficoltà del SII, come sarebbe stato quello attuale”.
“Capiamo – concludono il sindaco Latini e l’assessore Masselli – che operazioni complesse come queste, alle quali le precedenti amministrazioni a guida Pd si sono sottratte e che porteranno vantaggi per i cittadini e per il Comune possano risultare particolarmente odiose per chi fa opposizione con l’unico intento di distruggere, ma tant’è. Il fatto è che stiamo lavorando per migliorare la città e per farla ripartire da basi più solide da quelle “guastate” da chi ci ha preceduto”.
“La dimostrazione della strumentalizzazione sul tema sta anche nella risibile accusa che ci viene mossa di voler portare questo tema in consiglio comunale con il “favore delle tenebre”, approfittando addirittura delle sedute in remoto determinate dalla pandemia. Come se avessimo potuto pensare di programmare l’esame di atti così complessi prevedendo le conseguenze dell’imprevedibile contagio di un singolo consigliere…”.