“Alla vigilia della scadenza dell’accordo ponte sottoscritto al MISE per AST e in assenza di concrete e definite garanzie per il futuro, l’Azienda in modo unilaterale sta avviando un evidente e inaccettabile piano di riorganizzazione e in particolar modo di esternalizzazioni e ristrutturazioni”: lo scrivono le rsu Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl, Usb di Ast.
“Tale processo è stato avviato in modo scellerato nell’area dei Servizi Centrali, dove attraverso il taglio di postazioni di lavoro si stanno penalizzando fortemente i lavoratori sociali e si stanno precostituendo le condizioni per far venir meno il carattere di importanza e di strategicità di enti da sempre funzionali e determinanti per la produzione. Inoltre, la mancanza di serietà, di correttezza nei metodi e di chiarezza nei criteri, evidenzia un atteggiamento aziendale che non è minimamente volto al miglioramento, alla valorizzazione e alla prospettiva, ma bensì all’approssimazione, alla mala gestione e all’assoluta mancanza di rispetto nei confronti di chi quotidianamente lavora e da molti anni contribuisce con sacrificio ai risultati” continuano i sindacati.
“L’arroganza che in diverse circostanze l’azienda manifesta, per quanto ci riguarda, si traduce esclusivamente in perdita di posti di lavoro, come avvenuto e più volte denunciato per i lavoratori somministrati, in perdita di professionalità e ovviamente in un peggioramento delle condizioni di sicurezza di tutti i lavoratori. L’attuale basso livello delle relazioni e dei rapporti sindacali e industriali, in assenza di un immediato ed evidente cambio di passo, darà inevitabilmente il via a un autunno caldo all’insegna delle mobilitazioni e dello scontro. Le RSU di AST per quanto sopra detto, proclamano come prima iniziativa due ore di sciopero a fine di tutti i turni per venerdì 2 ottobre e due ore a fine del terzo turno di sabato 3 ottobre per la 4sq” concludono i sindacati.
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