(di Ilaria Alleva) Dal prossimo 4 settembre fino al 4 ottobre, al CAOS (Centro Arti Opificio Siri), sarà possibile visitare, gratuitamente, la prima esposizione personale del fotografo Sergio Pagliaricci. Sulla pagina dell’evento si legge così: “Alto Contrasto, questo il titolo della mostra, è uno sguardo inedito e prezioso sulle campagne umbre, un percorso visivo costruito in anni di scorribande fotografiche ed esperimenti con le pellicole”.
Sergio Pagliaricci, classe 1940, è un fotografo che i ternani conoscono bene: uno degli ultimi maestri della camera oscura, uno dei pilastri della fotografia a Terni, una di quelle eccellenze di cui un territorio non può che farsi vanto. Inizia a fotografare poco più che bambino, nel 1954: scatta foto ricordo dei bagnanti sulle spiagge di Fano per conto di un fotografo di Terni, e due anni dopo già lavora in camera oscura alla stampa delle foto. Prima di compiere 24 anni stabilisce il record di mille fotografie stampate in un solo giorno.
Alto Contrasto è la prima personale di Sergio Pagliaricci. Di fronte ad un’opera lunga quanto una vita, sarebbe stato forse semplice proporre una selezione antologica dallo sterminato archivio di immagini fotografiche di Pagliaricci. Pagliaricci invece ha deciso di aprirsi finalmente alla città proponendo tutt’altro: un esperimento, uno sguardo inedito e pensoso sulla terra, un concept visivo di grande impatto che parla di vedute e di contrasti, ma anche della vitalità di un fotografo che dopo sessant’anni di mestiere sperimenta con la stessa audacia che va riconosciuta ad un artista vero.
Alto Contrasto è un’esperienza a tratti straniante: ogni elemento mantiene la propria unità originaria, qualificandosi al primo sguardo in un’impressione fotografica che isola l’oggetto, lo sottrae alle sue relazioni ordinarie e lo distilla nei suoi tratti essenziali.
Foto: TerniLife ©