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Operazione ‘Picasso’ dei Carabinieri: smantellato maxi giro di droga

(da comunicato dei Carabinieri) Nel corso del pomeriggio di lunedì 27 luglio 2020, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Terni hanno portato a termine la fase conclusiva di una attività investigativa che ha consentito di mettere in luce le attività delittuose, legate al mondo delle sostanze stupefacenti, operate da un gruppo di persone gravitanti sulla città di Terni. In particolare, le attività hanno riscontrato per la prima volta sul capoluogo la commercializzazione del “GHB”, ovvero l’acido gamma-idrossibutirrico, la c.d. “droga dello stupro”, una sostanza insidiosa poiché incolore e inodore.

 

L’attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Terni, dal Procuratore Dott. Alberto Liguori e dal Sostituto Procuratore Marco Stramaglia, è stata sviluppata utilizzando metodi d’indagine di natura tradizionale supportati da attività tecniche ed ha permesso di:

  • trarre in arresto – su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Terni – 4 persone (due uomini italiani cl. ’59 e ‘73, una donna italiana cl. ’74 e un uomo marocchino cl. ‘94), nonché di denunciarne a piede libero 2 (un uomo italiano cl. ’65 e un uomo albanese cl. ‘92), responsabili a vario titolo di cessione di sostanze stupefacenti, abbandono di persona incapace e riciclaggio di denaro;
  • delineare le singole condotte dei soggetti arrestati (di cui 1 già detenuta presso la Casa Circondariale di Perugia per altra causa) e degli indagati a piede libero, riscontrando l’abitudine degli stessi di organizzare e prendere parte a “festini” a base di droga;
  • trarre in arresto in flagranza di reato 2 persone per i reati di cessione di sostanza stupefacente (GHB) e riciclaggio del provento dell’attività di spaccio e sequestrare complessivamente 130 ml di “GHB”;
  • riscontrare numerose cessioni di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” (365 gr.) e “GHB” (500 ml);
  • stimare i proventi dell’attività delittuosa in circa 40000 euro;
  • evidenziare il riciclaggio di denaro per la somma complessiva di 20000 euro, provento dell’attività di spaccio, diretti ad un conto corrente estero acceso in Spagna, nella città di Malaga (che ha dato i natali al celebre pittore e scultore Pablo Picasso).

 

Le indagini hanno avuto avvio a fine aprile 2020, proprio durante il “lockdown” imposto dall’emergenza pandemica, quando un “festino” a base di alcool e droga, organizzato in una via del centro cittadino, per poco non è finito in tragedia. Uno dei partecipanti, italiano classe ’90, dopo aver consumato della droga accusava un serio malore e non riusciva più a respirare. Invece di chiamare i soccorsi, il proprietario dell’abitazione convocava altri pusher di sua conoscenza per risolvere il problema: il ragazzo, esanime, veniva letteralmente gettato in strada. Il senso civico di due cittadini che avevano assistito alla scena gli ha salvato la vita: soccorso appena in tempo dal 118 e da una pattuglia della Sezione Radiomobile, dopo alcuni giorni di coma il ragazzo si riprese. Le immagini della videosorveglianza consentivano dunque ai Carabinieri di identificare i quattro “barellieri” e di dare l’avvio all’attività investigativa nel corso della quale è emerso un mondo fatto di festini a base di droga, venendo riscontrati numerosi episodi di spaccio di cocaina e GHB.

 

Tra i vari pusher che frequentavano il “giro”, spicca la figura di un extra-comunitario irregolare sul territorio che, non potendo giustificare l’invio di ingenti somme di denaro in Spagna, chiedeva ripetutamente aiuto ad un italiano, tratto in arresto nel mese di giugno in flagranza del reato di riciclaggio, subito dopo aver effettuato – presso una filiale del centro cittadino – l’ultima delle tre sostituzioni di denaro riscontrate dai Carabinieri.

Foto: CC ©

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