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Narni, interruzione gravidanza: Consiglio comunale approva mozione contro abrogazione legge regionale

Il Consiglio comunale di Narni ha approvato una mozione, presentata dal gruppo Psi, sull’abrogazione della delibera di giunta inerente l’interruzione volontaria di gravidanza con metodica farmacologica.

La mozione impegna la giunta “a sollecitare la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei a ripristinare l’Ivg in regime domiciliare e di day hospital al fine di tutelare il principio di autodeterminazione delle donne e al fine di garantire la piena applicazione della legge 194/1978.

Ad attivare, ai fini della piena applicazione delle Legge 194/1978, l’IVG farmacologica in tutte le strutture sanitarie e ospedaliere partendo proprio da quelle site nei capoluoghi di Provincia (Perugia e Terni). A garantire la contraccezione gratuita per tutti i cittadini Umbria. Ad adoperarsi al fine di raggiungere la piena operatività dei consultori, ricollocando personale (sia ginecologico che ostetrico), risorse e riqualificando le strutture.

A promuovere, al fine di prevenire il ricorso all’Igv, tutelando veramente la salute di donne e uomini, l’educazione affettiva e sessuale, l’educazione al rispetto degli altri e la pari dignità di genere nelle scuole. A promuovere percorsi di supporto e di sviluppo alla genitorialità. A promuovere e finanziare percorsi di sostegno psicologico ed economico alle neo madri, con particolare riguardo ai casi di maggiore difficoltà”.

Federico Novelli del Psi ha diramato la seguente nota di commento: “Esprimiamo soddisfazione per il fatto che il Consiglio abbia largamente condiviso la nostra iniziativa.

Riteniamo che il provvedimento regionale rappresenti un ostacolo gratuito al metodo farmacologico che meglio tutela la salute ed i diritti delle donne, per giunta nel bel mezzo di una situazione sanitaria emergenziale che espone a rischi inutili le donne costrette al ricovero. Un salto all’indietro nel percorso di affermazione dei diritti delle donne, della loro libertà, della loro autodeterminazione.

La nostra battaglia prosegue al Senato della Repubblica dove il Senatore del PSI Riccardo Bencini, con analoga mozione che allego, ha chiesto che l’Assemblea impegni il Governo affinché venga possa essere effettuata in tutta la Nazione l’interruzione della gravidanza mediante l’utilizzo della RU486 anche in regime di day hospital terapeutico/interventistico”.

Foto: PTN ©

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