Pubblicato sul B.U.R. del 25 maggio il bando di Bridge to Digital. Una misura, quella deliberata dalla Giunta della Regione Umbria, volta a favorire la transizione digitale delle micro e piccole imprese e dei liberi professionisti. Stanziati 3 milioni di euro allo scopo di sostenere gli operatori economici del territorio e favorire un processo di transizione digitale che permetta ai beneficiari di proporsi sui mercati nazionali ed internazionali e di meglio resistere agli shock strutturali, quali appunto la pandemia Covid-19.
Oggetto della misura sono diverse tipologie di innovazione digitale: piattaforme B2B, B2C, e-commerce e delivery, showroom e vetrine virtuali, piattaforme virtuali per l’export, sistemi di smart working e di lavoro in condivisione, smart place, sistemi di archiviazione dei dati nel cloud (data warehouse/data lake) e relativi strumenti di business intelligence/analytics, cyber security, piattaforme virtuali per l’export, sistemi di digital payment e digital finance.
La valutazione delle domande sarà effettuata in base all’ordine cronologico di presentazione secondo una procedura di selezione di tipo valutativo a sportello. Per garantire la massima trasparenza la compilazione della domanda di ammissione alle agevolazioni potrà essere effettuata mediante accesso all’indirizzo https://serviziinrete.regione.umbria.it già a decorrere dalle ore 10:00:00 del 15 giugno 2020 e fino alle ore 12:00:00 del 29 giugno 2020, l’invio della domanda di ammissione alle agevolazioni invece all’indirizzo http://trasmisione.bandi.regione.umbria.it a decorrere dalle ore 10:00:00 del 22 giugno 2020 e fino alle ore 12.00:00 del 29 giugno 2020.
L’Assessore Michele Fioroni, soddisfatto dello strumento, dichiara che “La Regione Umbria mette a disposizione 3 milioni di euro per sostenere il sistema imprenditoriale e il tessuto economico umbro e favorirne la competitività. L’emergenza sanitaria ci ha dimostrato che le aziende più strutturate da un punto di vista digitale hanno saputo meglio rispondere alla crisi, vogliamo dunque che il nostro tessuto economico sappia reagire alle difficoltà ed al contempo supportarlo nell’affrontare le sfide dei mercati nazionali ed internazionali”.
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