“Una moratoria di tre anni con sospensione della tassa di occupazione suolo pubblico, fondo statale di compensazione ai Comuni, ampliamento degli spazi esterni anche a parità di postazioni cliente e deroga a vincoli e pareri ostativi. Sono queste alcune delle proposte per il settore ricettivo fatte dalla Lega tramite un disegno di legge presentato dai parlamentari umbri proprio in queste ore, che raccoglie e sintetizza anche una serie di emendamenti già presentati al decreto legge “Liquidità”. Dopo circa due mesi di lock-down durante il quale gran parte delle aziende umbre hanno fermato le proprie attività, sta iniziando una fase di ripresa che ragionevolmente sarà lenta, dura e faticosa.
Segnalazioni costanti di cittadini e imprenditori del settore della ristorazione e bar evidenziano alcuni aspetti che potrebbero comportare un ostacolo ad una agevole ripresa dell’attività economica. Ė necessario che il Governo ascolti la voce delle decine di migliaia di imprenditori del settore accettando le istanze proposte, invece di barricarsi dietro provvedimenti amministrativi, evitando di accentrare tutte le decisioni a livello governativo.
Le caratteristiche e le peculiarità delle nostre piazze, delle nostre vie, dei borghi umbri sono elementi specifici e una giusta scelta può essere fatta solo a livello locale derogando a Regioni e Comuni gli aspetti territoriali e tecnici. Nel Disegno di Legge, nel quale abbiamo raccolto anche le richieste delle categorie umbre, proponiamo un periodo di attenzione di tre anni, considerando che il 2020 è oramai economicamente in perdita, nel quale sospendere la tassa di occupazione suolo pubblico compensata con un fondo nazionale per i mancati introiti dei Comuni, anche in dissesto.
Non meno importante è garantire un’adeguata capacità ricettiva consentendo un ampliamento sostenibile e di buon senso dell’area occupata, senza impatto sul calcolo della tassa, avendo come unico vincolo quello della sicurezza e dell’ordine pubblico. Il tutto unito anche alla possibilità di trasformazione delle occupazioni da temporanee a permanenti senza obbligo di smontaggio almeno per il periodo di emergenza considerato.
Da ultimo, un alleggerimento di tutti quei vincoli ostativi, ad esempio per i pareri delle sovrintendenze ad ampliamenti, tipologie e anche per nuove concessioni. La Lega Umbria continuerà la sua azione di ascolto del territorio e i parlamentari umbri terranno alta l’attenzione sulle decisioni sui procedimenti del Governo e sulle linee guida dei comitati tecnici e task force varie”.
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