Come da un letargo, i ternani si sono risvegliati questa mattina lunedì 4 maggio e hanno ricominciato: chi a piccoli passi, chi in punta di piedi, chi in maniera più decisa. La fase 2 è stata avviata in tutta Italia e parte degli umbri ha ripreso a lavorare nei cantieri edili, fabbriche e aziende: comun minimo denominatore uso dei dispositivi di protezione individuale, dei disinfettanti, rispetto delle direttive nazionali e regionali. Per le vie della città, già da questa mattina, nonostante i negozi al dettaglio siano ancora chiusi (fino al 18 maggio), il via vai di gente è stata notevole. “Ci prepariamo a ripartire nella maniera che garantisce la massima sicurezza e la tutela della salute”, aveva detto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. “Abbiamo gestito con buoni risultati la fase acuta della pandemia, ora dobbiamo vincere la pandemia economica e ridare forza al territorio umbro. La fase 2 non sarà semplice – ha rilevato – ed è certo che nella ripartenza ognuno di noi si dovrà abituare a indossare dispositivi di protezione individuale: questo ci permetterà di ripartire in sicurezza”. I sette giardini pubblici sono stati presi da assalto, da bambini e genitori ma anche da runner e da anziani. I vigili urbani sono dovuti intervenire per allontanare i più piccoli dalle aree gioco chiuse al pubblico come da decreto ministeriale. Anche i bar e i ristoranti hanno riaperto i battenti ma solamente per il servizio da asporto. Un passo dopo l’altro, virus permettendo, tutto tornerà al proprio posto.
Foto: Monica VITALI ©