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Cantamaggio, salta la sfilata dei carri ma si addobberanno i balconi

“Visto che quest’anno sarà impossibile portare la gente al Cantamaggio, la festa più sentita dalla comunità ternana, si può cercare almeno di portare il Cantamaggio tra la gente. Per mantenere viva la tradizione, in attesa che i carri dei gruppi maggiaoli possano tornare a sfilare, una volta usciti dall’emergenza Covid-19.
Da questo obiettivo nasce la proposta di Confcommercio Terni, illustrata in una lettera inviata dal presidente Stefano Lupi al vice sindaco di Terni Andrea Giuli, all’assessore Stefano Fatale ed al presidente del Cantamaggio Maurizio Castellani.
“La situazione che stiamo vivendo genera sofferenze e forti preoccupazioni”, ha scritto il presidente di Confcommercio Stefano Lupi. “Crollano le certezze generando in tutti noi uno stato di profonda inquietudine.
Tra qualche settimana dovremmo celebrare a Terni uno degli avvenimenti più importanti per la nostra città: il Cantamaggio. Come associazione di categoria guardiamo a questa festa con fiducia, dandole in questo particolare momento un significato allegorico assai importante: la speranza della rinascita. Una nuova Primavera che possa accompagnare il ritorno alla vita sociale ed economica.
Siamo consapevoli delle difficoltà nell’organizzare in sicurezza la tradizionale sfilata dei carri. In virtù di ciò, al fine di dare un modesto contributo, sottoponiamo alla vostra attenzione una proposta. Visto che è impossibile portare la gente al Cantamaggio, cerchiamo di portare il Cantamaggio tra la gente.
Per mantenere la sfilata, seppur simbolicamente, potremmo utilizzare i pick up della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco ornandoli con dei fiori, facendoli girare per i quartieri cittadini.
I megafoni potrebbero diffondere le musiche e le poesie maggiaiole, se non addirittura per ciascun mezzo prevedere un artista che possa esibirsi in modo itinerante. La Confcommercio potrebbe mettere a disposizione i propri associati fioristi per gli addobbi. Tutto ciò per mantenere comunque la tradizione, in attesa che i carri dei gruppi maggiaoli possano tornare a sfilare.
Parliamo di un gesto simbolico”, conclude il presidente di Confcommecio Stefano Lupi, “da intendersi come un nostro contributo di idee e mezzi al servizio del Cantamaggio e della comunità. Insieme per la città di Terni”.
Anche l’associazione Terni Città futura si unisce all’iniziativa. “L’attuale situazione di emergenza sanitaria – spiegano – ha portato ad enormi cambiamenti nelle nostre città, dovendo restare distanti e in casa abbiamo dovuto rinunciare a molti momenti di comunità. Per questo con l’avvicinarsi di quella che è la festa cittadina più antica e partecipata il Cantamaggio come molti di voi vorremmo che questa tradizione non si interrompesse del tutto, che possa essere ancora una volta segnale di speranza e di rinascita. Il Cantamaggio infatti celebra la primavera, il risveglio della vita, l’esplosione dei colori e dei profumi della natura cose di cui in questo momento abbiamo un grande bisogno per poter tornare a rinascere ancora come ogni bella stagione. Non potendo ovviamente immaginare la possibilità della sfilata dei carri allegorici, sarebbe auspicabile di dare comunque l’aria della festa, addobbando magari i nostri balconi con fiori e luci, immaginando che tra le case e le vie si possano diffondere le canzoni ed i suoni dei maggiaioli, ritornando alla tradizione più antica quando si girava di casa in casa per cantare il maggio e portare il lieto annuncio della Primavera con #balconidemaggio”.
Foto: TerniLife ©
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