“Con l’emergenza sanitaria, oltre alle nostre abitudini personali, sono cambiate le modalità di distribuzione degli alimenti. Ciò che non cambia è la nostra missione, che resta quella di condividere i bisogni di chi si trova in difficoltà, soprattutto in un momento difficile come questo”.
Giorgio, Francesco, Enrico, Valter e Luigi, sono alcuni dei volontari che sabato hanno assicurato la propria opera nel magazzino del Banco Alimentare di Terni, rimasto aperto, come quello di Perugia, per garantire la distribuzione degli alimenti agli enti caritatevoli convenzionati.
“Tutti indossiamo ovviamente guanti e mascherina, cercando di rispettare le distanze interpersonali, contingentando, secondo orari predefiniti, l’accesso al magazzino delle varie associazioni ed enti convenzionati, in modo da evitare ogni assembramento e nel rispetto delle norme emanate”.
In tutta l’Umbria l’attività di recupero e distribuzione degli alimenti coinvolge 190 associazioni convenzionate, che assistono più di 18ila e 500 persone che si trovano in difficoltà.
“Ogni circostanza della vita, anche la più insidiosa, permettendoci di rivedere vecchie abitudini e schemi consolidati e di non dare più nulla per scontato, ci fa apprezzare ancora di più tutto ciò che abbiamo ricevuto, poco o tanto che sia. In questo modo, recuperando il senso profondo della nostra opera e pur coscienti che non risolveremo il problema della povertà, abbiamo una formidabile occasione per accrescere la nostra umanità”.
Al magazzino di Terni, sabato 4 aprile, i volontari del Banco Alimentare torneranno a distribuire alimenti ai 40 enti convenzionati.
“Occorre l’aiuto di tutti – dice il presidente, Valter Venturi – perché la criticità economica attuale sta generando difficoltà anche nel reperimento dei fondi necessari alla attività e rischia di pregiudicare l’operatività ordinaria del Banco Alimentare nel prossimo futuro”.
Per sostenere il Banco Alimentare dell’Umbria onlus
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