Presso il Palazzo del Governo, in occasione della “Giornata della memoria”, c’è stata una cerimonia di commemorazione dedicata al ricordo della Shoah, delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati nei campi nazisti. Nell’occasione, il Prefetto ha ricordato l’importanza del ricordo non solo per rendere omaggio alle vittime dell’Olocausto ma anche per non dimenticare la tragicità di un periodo buio del nostro Paese e dell’intera Europa.
Un monito affinché simili eventi così lontani nel tempo rimangano vividamente impressi nella memoria e non si ripetano più nel ciclico corso della storia. Nel corso della cerimonia, alla quale ha partecipato la signora Mirella Stanzione, deportata nel campo di Ravensbrück nel 1944, è stata presentata la mostra fotografica “Ravensbrück, la memoria di un viaggio” realizzata dagli studenti dell’I.I.S. Scientifico e Tecnico “Majorana-Maitani” di Orvieto e curata dalla fotografa Ambra Laurenzi, Presidente del Comitato Internazionale di Ravensbruck e Consigliera Nazionale dell’ANED, Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti. La cerimonia è proseguita con la consegna di una “Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti” alla memoria del sig. Carlo Poddi, nato a Montecastrilli il 22 aprile 1921, già residente a Terni. Alla cerimonia hanno partecipato le autorità civili, militari e religiose locali, oltre ad alcuni docenti e studenti dell’I.I.S. Scientifico e Tecnico “Majorana-Maitani” di Orvieto.
Daniela Dawan, avvocatessa milanese, membro della Suprema Corte di Cassazione, “scrittrice per passione”, Ha presentato il suo romanzo presso la biblioteca comunale, dal titolo “Qual è la via del vento”. L’autrice è stata protagonista di una vicenda rimossa dalla memoria comune: il pogrom, successivo alla guerra dei sei giorni del 1967, che colpì, in terra di Libia, la comunità ebraica che fino a quel momento aveva convissuto pacificamente con quella araba. Tra i seimila profughi italiani che fuggirono senza documenti, inseguiti da una folla esaltata, c’erano l’autrice e la sua famiglia. Editore e/o
Foto: Angelo Poletti ©