(r.f.) Se la consigliera umbra Valeria Alessandrini ieri plaudeva all’iniziativa del gruppo Lega Terni elaborata su proposta del consigliere comunale David Maggiora per l’intitolazione della biblioteca comunale di Terni a Oriana Fallaci, il consigliere comunale Michele Rossi (Terni Civica) chiede di considerare la sua controproposta. “Se la biblioteca comunale di Terni deve proprio essere intitolata a qualcuno, trovo più corretto dedicarla a un nostro concittadino. Terni ha un lungo elenco di letterati locali che lo meriterebbe.
Virgilio Alterocca, Francesco Angeloni, Lodovico Silvestri, Luigi Lanzi, Elia Rossi Passavanti, Furio Miselli, Orazio Nucula, Paolo Garofoli, Gradassi Luzi Riccardo, Pietro Manni, Telesforo Nanni, Vincenzo Pirro, Walter Mazzilli. Ma probabilmente chi propone la Fallaci, che comunque apprezzo, forse non ne sa abbastanza sullo spessore dei citati ternani. La dedica non deve discendere da una scelta di carattere politico e ideologico che prevarica le vere esigenze della toponomastica. Non commettiamo gli errori del passato per cui a Terni abbiamo ponte Allende”.
Secondo l’Alessandrini, invece, l’intitolazione alla Fallaci è “un gesto di grande significato per la nostra città, sia nel riconoscimento ad una grande scrittrice e giornalista dei nostri tempi, sia per il significato che la sua figura incarna nella lotta al fondamentalismo islamico che nell’universale riconoscimento dei diritti della donna. Mi auguro sia il primo di una serie di tributi a donne e uomini troppo a lungo dimenticati dalle precedenti amministrazioni”.
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