Il Comune investe sulla formazione per il turismo e il pubblico con una serie di corsi su pacchetto office e lingua inglese per sviluppare il front office e l’accoglienza. A spiegare l’iniziativa è l’assessore al turismo e alla cultura Lorenzo Lucarelli il quale sottolinea lo spirito dei corsi. “In questa prima fase il progetto formativo del Comune – dice l’assessore – vuole partire dal concetto di un rinnovamento nei rapporti tra coloro che sono in prima linea nell’accoglienza del pubblico e il pubblico stesso, che sia esso composto da cittadini o da turisti e visitatori.
L’assessore insiste sul cambiamento di mentalità. “Tutto parte da lì – spiega – l’accoglienza e l’ascolto delle varie necessità del pubblico hanno bisogno di una mutazione che segua alcune logiche. Esse sono la consapevolezza del ruolo che si ricopre, la competenza, l’esattezza delle informazioni fornite, l’abilità nella gestione degli strumenti informatici, la cortesia e disponibilità, la capacità di risoluzione dei problemi che l’utenza pone e la capacità di coordinamento tra le proposte non solo turistiche della città.
Va sviluppato – aggiunge – il senso di appartenenza alla comunità, e l’orgoglio che ne deriva. Se si riesce a trasmettere questo sentimento al pubblico è molto probabile che l’utente se ne accorga, si dichiari soddisfatto del servizio e ne parli poi bene anche attraverso i social”. Proprio i social sono, secondo Lucarelli, un’importantissima risorsa. Il corso prevede infatti anche l’apertura di una pagina Facebook dedicata con una sua gestione continua ed un arricchimento di contenuti, informazioni e news.
“Tutti – specifica ancora l’assessore – dovrebbero far parte di questo piano di rinnovamento che riguarda anche una nuova immagine di città che coinvolge commercianti, operatori economici, istituzioni, associazioni, enti. Si dovrebbe cioè dare l’impressione che il cittadino sia il primo estimatore del luogo in cui vive e ne sappia descrivere le eccellenze nella maniera più efficace possibile. Tutto questo – conclude Lucarelli – va inserito nell’ottica del passaggio dalla dimensione economica industriale a quella culturale considerando in questa accezione l’arte, il turismo, l’enogastronomia e le iniziative che verranno oltre a quelle già note e consolidate”.
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