Grazie alle donazioni raccolte con gli SMS solidali, e con qualche giorno di anticipo rispetto alla data di consegna fissata al 21 dicembre, è stato completato il restauro del corredo liturgico che prima degli eventi sismici del 2016 arricchiva la Chiesa parrocchiale di Sant’Anatolia di Cascia.
Il corredo liturgico, formato da due stole, due dalmatiche, un manipolo, una pianeta, un velo da calice e una busta da corporale, era stato recuperato dalla lesionata Chiesa di S. Anatolia di Cascia e portato nel Deposito di beni culturali di Santo Chiodo di Spoleto di proprietà della Regione Umbria e gestito in convenzione con il Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dell’Umbria,.
Per i lavori di restauro è stata utilizzata una parte dei 116 mila euro raccolti con gli SMS Solidali destinati dal Comitato dei garanti al restauro dei beni culturali mobili, in particolare “dipinti su tela e opere polimateriche” e “manufatti tessili”. Le operazioni di ‘salvataggio’ dei beni culturali hanno consentito di scongiurare il pericolo di ulteriori danneggiamenti o trafugamenti delle opere offrendo loro un luogo idoneo di custodia temporanea. L’obiettivo è infatti quello di restituire al più presto alle comunità di origine il patrimonio culturale restaurato come segno tangibile di rinascita dei luoghi colpiti così duramente dal sisma e come riaffermazione dell’identità e della memoria storica della collettività.
La ditta Monica Cannillo, aggiudicataria dell’appalto, ha ora restituito questo importante corredo culturale che, in attesa di tornare nel luogo di origine, sarà custodito nel Deposito di Santo Chiodo a Spoleto. Soggetto attuatore dell’intervento è stato l’Ufficio Speciale Ricostruzione,mentre la direzione dei lavori è stata seguita dal Mibac.
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