Il capogruppo Psi in Consiglio provinciale, Federico Novelli, ha diffuso una lettera indirizzata al sindaco di Terni, Leonardo Latini, nella quale avanza una proposta in merito al futuro di Asm. Ecco di seguito il testo:
“Lo stop che la cessione delle quote di Asm ha subito la scorsa settimana in Consiglio Comunale è l’occasione storica per ripensare il tema dei servizi su Terni e Provincia.
Molto bene hai fatto, qualche settimana fa, così come altrettanto bene ha fatto il Sindaco di Narni, ad esprimere parere negativo sull’estensione dell’autorizzazione dell’inceneritore di Maratta richiesta da Acea. Purtroppo, quando i servizi di questo territorio sono affidati ad aziende di altri territori questo è il rischio che si corre.
Facciamo tesoro di quella vicenda per non ripetere gli stessi errori. Cedere le quote di Asm, di fatto, ad Acea, significa ancora una volta accrescere il suo peso nel nostro territorio. Accompagnare tale operazione alla modifica statutaria proposta dalla Sii significa, addirittura, ampliare i suoi poteri decisori. Dobbiamo proiettare un film già visto?
Perché, allora, non approfittare dello stop registrato in Consiglio per una pausa di riflessione? E se, anziché lavorare alla cessione delle quote di Asm, lavorassimo per potenziare e rafforzare questa azienda? Potenziarla significa legare ad una governance di territorio i servizi del territorio. Il mio comune, Narni, non molto tempo fa ha contribuito in questa direzione con la cessione del ramo di azienda di Asit.
Perché non coinvolgiamo gli enti locali del territorio in questo senso, anche per consolidare finanziariamente e mettere in sicurezza Asm, oltre che per efficientarla ed ampliare la gamma di prestazioni da offrire alla nostra comunità?
I Sindaci di centrosinistra che ti hanno preceduto non hanno saputo lavorare appieno a questo, così come prima di ora raramente i Sindaci degli altri comuni della provincia hanno saputo lavorare per una vera sinergia ed integrazione dei servizi e della loro governance, privilegiando spesso logiche di campanile.
Ecco che la vicenda Sii, allora, offre una straordinaria chance per riappropriarci del governo del nostro territorio. Una proposta di questo genere non potrebbe trovare l’ostilità delle forze di opposizione, culturalmente vicine a proposte che rafforzano il ruolo del pubblico, né di quelle che ti sostengono, per la gran parte distanti da logiche liberiste e di mera privatizzazione”.
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