Presso gli uffici del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Terni si è svolta il 5 dicembre scorso una tavola rotonda tra le tre Istituzioni, presieduta dal Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Terni, Dott. Alberto Liguori, dal Comandante Regionale Umbria della Guardia di Finanza, Gen.B. Benedetto Lipari, e dal Direttore Provinciale Terni dell’Agenzia delle Entrate, Dott. Francesco Grattarola.
Il convegno, organizzato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Terni, ha visto la numerosa partecipazione di magistrati di Terni, togati e onorari, di dirigenti e funzionari dell’Agenzia fiscale e di Ufficiali e Ispettori del Corpo della Guardia di Finanza.
L’incontro è stato fortemente voluto dal Procuratore della Repubblica di Terni, per un momento di confronto costruttivo e di raccordo operativo mirato a sviluppare ulteriori azioni di collaborazione strategica a contrasto dei reati tributari e fallimentari.
La stretta sinergia fra Autorità Giudiziaria, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, mirata al contrasto dell’evasione dei soggetti ad alta pericolosità fiscale e sociale, rappresenta un segnale forte per affermare la legalità sul territorio, nella consapevolezza che la lotta contro l’evasione, l’elusione e le frodi fiscali non è solo una doverosa applicazione della legge, ma è una battaglia che attiene anche alla cultura, alle coscienze sociali, all’etica pubblica e privata e che si estende sul terreno della giustizia sociale perché consente di tutelare l’imprenditore onesto e il contribuente sano, recuperando e liberando risorse da riassegnare a sostegno delle stesse imprese, del welfare, nonché degli altri servizi pubblici in genere.
L’incontro ha rappresentato l’occasione per sottolineare l’importanza di valorizzare le funzioni della Procura della Repubblica, dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, attraverso il perfezionamento dei flussi informativi e l’ottimizzazione dei percorsi investigativi, assicurando il miglior raccordo operativo tra le indagini penali in materia tributaria, le verifiche fiscali e le successive attività di accertamento, al fine di attuare azioni di repressione efficaci verso le frodi fiscali e, soprattutto, procedere al sequestro e alla successiva confisca dei patrimoni accumulati illecitamente, unitamente all’obiettivo finale costituito dall’approdo ad una sentenza emessa in nome del popolo italiano iusta alligata et probata.
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