Al Cenacolo San Marco, sede storica dell’ISTESS, e del Film Festival Popoli e Religioni, Venerdì 29 Novembre, l’Artista Maria Teresa De Nittis, originaria delle Isole Tremiti, ha presentato il suo nuovo libro “Festina Lente. La poesia nel tempo veloce”, a sostegno della Pace, della solidarietà e dell’Amore tra i popoli e dell’ integrazione, con un recital interculturale delle sue poesie tradotte e interpretate da attori non protagonisti, nelle loro lingue: albanese, Cinese, Inglese, Francese, Spagnolo e in dialetto tremitese, un napoletano non immune dalle contaminazioni presenti nel tessuto territoriale.
La scrittura poetica, dichiara l’Autrice serve a dimenticare limiti geografici, culturali. Diventa vento, acqua di fiume e di mare che soffia e scorre, senza curarsi di alcuna barriera; come il passero di una famosa poesia di Wislawa Szimborska poetessa polacca, Nobel nel 1996, che si posa leggero sulla barra abbassata del doganiere,trovandosi ad avere “il becco ancora in patria e la coda già all’estero” e per una scelta non casuale dà priorità alla lingua albanese e alla giovanissima interprete Flavia Gjuzi.
Gli albanesi d’Italia, infatti, rappresentano uno dei gruppi etnici più antichi e numerosi del nostro Paese. Da secoli, questa comunità presente soprattutto al sud, ha saputo mantenere una propria specificità: dalla lingua ai riti religiosi fino alle arti e gastronomia.
Il riconoscimento degli arbëreshë è tale che nel novembre del 2018, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, li ha elogiati come un “esempio di integrazione e accoglienza” e ha reso omaggio alla figura di Giorgio Castriota Skanderbeg, l’eroe nazionale albanese, con una targa commemorativa, nel giorno del 550˚ anniversario della sua morte. a San Demetrio Corone, in provincia di Cosenza. L’iniziativa seguita da un caloroso applauso del pubblico presente al Cenacolo San Marco ha dimostrato la grande vicinanza dell’Italia ai cittadini albanesi, e cordoglio per le vittime del terremoto di magnitudo 6.2 del 25 novembre, che ha devastato il nord dell’Albania, con epicentro vicino Durazzo.
A conclusione della serata, di fondamentale importanza, le osservazioni del Dr. Jacopo Desiderio (Struttura Complessa di Chirurgia Digestiva e d’urgenza dell’Azienda Ospedaliera ‘S.Maria’ di Terni diretta dal Prof. Amilcare Parisi): “Questa presentazione avviene subito dopo aver assistito nella giornata di ieri (28 Novembre) al primo intervento di ‘chirurgia immersiva’ eseguito per la prima volta al mondo nella nostra sala operatoria di Terni, con un chirurgo presente fisicamente a Roma che grazie all’innovativa tecnologia 5G ha potuto collaborare all’esecuzione della procedura come se fosse stato ‘teletrasportato’ al tavolo operatorio. ‘La poesia nel tempo veloce’, appunto quella velocissima del 5G, acquista oggi un significato maggiore, i sentimenti reali versus la realtà virtuale e la comunicazione nascosta dai profili social versus il calore del rapporto umano. Quella tentata oggi vuole essere una ‘poesia sperimentale’ che partendo da sentimenti e valori universali cerca di unire diverse lingue. Alcuni brani dell’autrice sono stati tradotti in diverse lingue passando quindi dal dialetto tremitese, all’italiano, inglese, francese, spagnolo, albanese. Differenti lingue ma un insieme di suoni e colori in grado di evocare gli stessi sentimenti. Questa è la magia del tempo poetico”.
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