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Filcams Cgil: “La brutta storia dei dipendenti camerali di serie B in Umbria”

La Filcams Cgil di Perugia e quella di Terni puntano il dito contro la “gestione Mencaroni” ed il CdA della società Inter.cam, società consortile ARL. Inter.cam è una società in house creata diversi anni fa dalle due Camere di Commercio di Perugia e Terni per sopperire alle carenze di personale.

La società occupa attualmente 30 dipendenti i quali svolgono servizi di interesse generale per il raggiungimento degli scopi   istituzionali delle due Camere socie, ovvero funzioni amministrative, di promozione del territorio e di informazione istituzionale rivolta alla stampa, contribuendo in modo determinante al buon andamento   delle funzioni e delle attività delle Camere di Commercio socie.

Alla maggior parte dei dipendenti è applicato da sempre il CCNL del commercio con il medesimo livello contrattuale, per nulla confacente al lavoro effettivamente svolto, considerando che in alcuni casi si svolgono mansioni quotidiane ben al di sopra del livello di inquadramento riconosciuto dall’Azienda.

Si tratta di casi di vera e propria sotto occupazione, con situazioni

di estremo disagio che si protraggono da anni; qualche esempio:

indennità di trasferta non corrisposte, esclusione da ogni forma di produttività o incentivo, fino ad arrivare all’impossibilità di usufruire   dei parcheggi dell’Ente camerale.

“Da oltre un anno come rappresentanze sindacali della maggioranza dei dipendenti di Intercam chiediamo un incontro ai vertici della società, presieduta da Giorgio Mencaroni e da Mario Pera (segretario generale Camera di commercio di Perugia), per   affrontare il problema dell’inquadramento del personale impiegato – spiegano dalla Filcams – ma non abbiamo ottenuto mai risposte; abbiamo chiesto di definire, in un percorso di contrattazione, un modello organizzativo che risponda all’inquadramento corretto delle lavoratori di Intercam”.

“Non solo le nostre ragioni non sono state ascoltate, ma non siamo mai stati presi in considerazione dai vertici aziendali – rimarcano dal sindacato – per queste ragioni torniamo nuovamente a sollecitare un incontro, per valutare, attraverso l’analisi delle mansioni, un inquadramento corretto del personale impiegato. In   caso contrario si promuoveranno tutte le azioni necessarie per   determinare il riconoscimento delle funzioni dei dipendenti della società Inter.cam ARL”.

Foto: TerniLife ©

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