L’anello d’argento è tornato al terziere Mezule, dopo sei anni (l’ultima vittoria della Corsa all’Anello risale al 2013) e la gioia è stata grande. I bianconeri si sono presi La Rivincita sul terziere Fraporta che aveva vinto La Sfida dello scorso maggio, trionfando alla terza edizione della gara equestre che per la prima volta è stata disputata a settembre.
LA GIOIA DEL CAPO PRIORE – “Una gioia unica – ha affermato il capo priore di Mezule Cesare Antonini, commentando la vittoria – che ripaga tutti gli sforzi e il lavoro di 365 giorni all’anno e di un mese di Corsa all’Anello che ormai riempie la vita della città di Narni. Noi abbiamo creduto tantissimo nella Rivincita (crediamoci tutti insieme!) e abbiamo vissuto nove giorni meravigliosi lavorando tantissimo tra osterie ed eventi ma divertendoci e creando un gruppo meraviglioso che si è sviluppato ancora di più dopo l’avvio di questo triennio. Abbiamo riportato l’anello a casa dopo sei anni di digiuno – ha continuato – e dopo la storica cinquina dei record. E’ un progetto a lungo termine basato sui giovani e che ha richiesto lavoro, decisioni durissime e investimenti. La sconfitta non avrebbe cambiato nulla sul nostro plan ma la vittoria appaga, soddisfa e crea il giunto entusiasmo che servirà per lavorare e lottare per la Sfida di maggio. A livello personale è una soddisfazione pazzesca. Ho vinto a Mezule sette anelli in tredici anni di gestione passando tutti i ruoli dell’organigramma. Siamo un gruppo fantastico che ha passato un momento di cambiamento che definirei epocale ma che ha prodotto un’energia positiva che abbiamo incanalato nelle decisioni giuste prese tutti insieme. Domenica – ha concluso Antonini – ho definito la vittoria così dalla loggetta degli Scolopi: “Quando venite in campo e vi guardo negli occhi mentre mi abbracciate rivedo tutto come quando rivedi il film della tua vita un attimo prima di morire. Solo che non sei morto ma sei comunque in Paradiso ed è tutto bianconero”.
LA SODDISFAZIONE DELLA SCUDERIA – Soddisfazione anche in scuderia. “Siamo molto felici – hanno spiegato i responsabili Simone Galletti e Federico Minestrini – della vittoria, ma questo ci pare scontato. Quello che vogliamo sottolineare è il grande lavoro fatto dalla scuderia e da tutto il terziere per arrivare a vincere questo anello, atteso per tanti anni. Noi siamo da poco alla guida del team e possiamo ritenerci enormemente soddisfatti del traguardo raggiunto, a coronamento di tanto lavoro, tanta tenacia, tanti sacrifici e dalla volontà di entrare sempre in campo a testa alta, provando a dare il massimo. E così è stato, domenica. Noi – hanno continuato – non possiamo fare altro che ringraziare i nostri cavalieri, Mirko Concetti, Tommaso Finestra e Ernesto Wilmi Santirosi che con la passione di sempre hanno gareggiato, portando a casa stavolta la meritata vittoria. Ma il nostro grazie va anche a tutte le persone che tutto l’anno frequentano la scuderia e ci aiutano e a tutto il terziere che crede in noi. La gioia è tanta e possiamo dire tranquillamente che ci siamo meritati quell’anello d’argento che ripaga di tanto lavoro. Ma ovviamente non è finita qui. Ci metteremo subito al lavoro in vista del prossimo anno e della Corsa all’Anello 2020, non mollando mai la presa. La serietà e la caparbietà con cui siamo abituati a lavorare in scuderia – hanno concluso – continueranno a contraddistinguere il nostro percorso”.
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