Il 31,8% del turismo delle vacanze in Umbria è gestito dalle donne: sono infatti 2.368 le imprese femminili su un totale di 7.445 secondo una classificazione stilata da Unioncamere Nazionale sulle imprese interessate dal turismo e dal divertimento (alloggio e ristorazione, agenzie di viaggio, biblioteche e musei, palestre e divertimento).
La percentuale più rilevante (41,7%) si riscontra nelle attività che concernono agenzie di viaggi, tour operator e altri servizi di prenotazione, seguono le attività di alloggio (alberghi, alloggi vacanze e campeggi) con un 36,4% e la ristorazione con un 32,2%.
La partecipazione femminile del “settore” in questione se confrontata con l’Italia e l’Italia centrale mostra e conferma l’importanza dell’imprenditoria femminile nella nostra regione, infatti in Italia le imprese femminili in questione si fermano al 29% e in Italia centrale al 29,1%.
La crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente in Umbria è nel complesso dello 0,5%, inferiore sia all’1,2% del totale imprese del “settore”, sia ai valori nazionali che crescono di un +1,5% sia limitatamente alle imprese guidate da donne che al totale imprese interessate.
In calo, per quanto attiene alla nostra regione, le strutture alberghiere con -1,3% e le mense e catering con un -8,3%; a livello nazionale si segnala un -0,2% delle strutture alberghiere, un -4% di mense e catering, un-0,3% dei bar e un-0,5% dalle attività ricreative.
Rispetto alla fotografia del 2014, 5 anni fa, le attività del settore indagato guidate da donne crescono in Italia del 11,9% (il 10,4% nel totale) mentre in Umbria la crescita delle femminili è leggermente inferiore alla media nazionale e in linea con quella del totale imprese, rispettivamente 8,5% e 8,4% un aumento di 579 imprese del settore turismo di cui 186 femminili.
Se si analizza l’andamento del settore turismo e divertimento degli ultimi 5 anni si riscontra a livello nazionale una sostanziale stabilità nelle imprese femminili interessate anche se dal 2016 leggermente in calo. A livello di regione Umbria invece si passa da una variazione del +4,1% del 2015 ad un +2,3% nel 2016 per scendere poi ad in -0,7% nel 2017 cui seguono nuovamente i valori positivi del +2% del 2018 e quello più contenuto del +0,5% dell’ultimo trimestre indagato.
La percentuale femminile nel turismo e divertimento in Umbria benchè numericamente notevole non è comunque tra le più alte, come mostra la tabella 3 in ordine decrescente per numerosità di imprese femminili per settore
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