“Non si può insegnare l’arte ma solo accompagnarne la scoperta”. È in questa frase di Federico Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei, che è racchiusa l’anima dell’evento musicale a lui dedicato, il Festival Federico Cesi (Ffc) appunto, organizzato dall’associazione Fabrica Harmonica e presentato lunedì 15 luglio a Perugia. Giunto alla dodicesima edizione, la proposta artistica del Ffc, tra concerti sinfonici, musica da camera, recital, musica sacra e corale e musica antica, prevede quasi cento eventi, tra cui oltre 40 concerti serali e più di 50 a ingresso gratuito, fino al primo settembre, disseminati tra i borghi di Acquasparta, Trevi, Spello, Sangemini, Narni e Amelia, quest’ultimi due novità di quest’anno. E se in questo festival itinerante è la musica a guidare le oltre 15mila persone attese (tra musicisti, accompagnatori e studenti che saranno impegnati nei 50 corsi di alto perfezionamento) non bisogna dimenticare che il Ffc è anche arte e degustazioni di prodotti del territorio, primi fra tutti olio e vino. Tutto questo insieme di musica, enogastronomia, mostre e workshop “si fonde con il territorio esaltando la bellezza architettonica e paesaggistica di città e luoghi dell’Umbria” ha ribadito il direttore artistico Annalisa Pellegrini che ha presentato l’edizione 2019 con il direttore didattico del festival Stefano Palamidessi. Presenti, poi, Moreno Landrini, sindaco di Spello, Guido Morichetti, assessore alla cultura del Comune di Acquasparta, e don Alessandro Fortunati, vicario episcopale per la cultura della Diocesi di Orvieto-Todi. Tra gli artisti di fama internazionale protagonisti dei main concerts ci saranno il soprano Emma Kirkby con un omaggio all’Accademia dei Lincei (domenica 18 agosto alle 21.30 a palazzo Cesi di Acquasparta), il chitarrista Francesco Buzzurro (sabato 24 agosto alle 21.30 al Chiostro di San Francesco a Trevi), il traversiere Ashley Solomon (domenica 25 agosto alle 21.30 al teatro sociale di Amelia), e il chitarrista Goran Krivokapic (martedì 27 agosto, alle 21.30 al Chiostro di san Francesco di Trevi).
“Novità dell’edizione 2019 – ha raccontato Pellegrini – è la rappresentazione de ‘Le nozze di Figaro’ di Mozart, mercoledì 31 luglio al teatro Clitunno di Trevi. Inoltre, proporremo l’omaggio a Hector Berlioz con la partecipazione dell’ensemble musicale Via Luce di Parigi (giovedì 25 luglio alle 21.30 a Trevi, sabato 27 luglio ad Acquasparta e domenica 28 a Narni); un concerto/conferenza dedicato al personaggio Gilda Ruta, pianista napoletana dei primi del ’900, interprete prediletta da Arturo Toscanini (domenica 4 agosto alle 12 a Villa Fabri di Trevi) e ‘Il martirio di san Terenziano’ di Antonio Caldara, sacra rappresentazione editata dal festival che presto sarà incisa per una casa discografica giapponese (venerdì 9 agosto, alle 21.30 all’auditorium san Francesco di Trevi)”.
Da segnalare, poi, la mostra internazionale di liuteria (24-25 agosto a Villa Fabri di Trevi), l’omaggio per il 500esimo anno dalla morte di Leonardo da Vinci, concerto del Guitalian Quartet con video proiezioni ispirate al grande genio e al suo Bestiario (sabato 17 agosto alle 21.30 a palazzo Cesi di Acquasparta), e gli appuntamenti de ‘La città che suona’ a Trevi, “una cosa a cui teniamo particolarmente – ha detto Pellegrini – perché si tratta di una serie itinerante di micro concerti e interventi musicali in cui il pubblico diventa partecipe (mercoledì 28 agosto, dalle 19 in poi nelle vie del borgo, con degustazione di birre artigianali). “Attraverso il lavoro di questi anni – ha aggiunto Palamidessi – siamo riusciti a stipulare convenzioni con l’Oriente che saranno attive dal prossimo anno, in particolar modo con Corea, Cina e Giappone, ma anche con il Texas e la Florida, e in Europa con Germania e Francia. Ci saranno veri e propri scambi di studenti nel prossimo futuro”. Il Festival chiuderà domenica primo settembre, nella chiesa di san Lorenzo a Spello, con la ‘Messa da requiem’ di Giuseppe Verdi.
La manifestazione gode del patrocinio della Regione Umbria, della diocesi Orvieto-Todi e di tutti i Comuni interessati dai concerti; è sostenuta, inoltre, da Fondazione Carit di Terni, Pc Cube e Sistema Museo di Spello e collabora con associazioni del territorio che la ospitano tra cui la Pro loco di Acquasparta, città da cui il festival è partito.
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