Prevedere in bandi, avvisi e concessioni misure premiali a sostegno delle aziende che hanno realizzato investimenti o intese aziendali per aumentare e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro: è l’invito avanzata dal presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli nella lettera inviata alle Direzioni Regionali, ai Commissari delle Aziende ospedaliere ed Usl, a Sviluppumbria, Gepafin, Parco 3A, ADISU, AFOR e AUR.
Nella lettera il presidente ricorda che i dati diffusi dall’Inail (il 26 giugno scorso) sugli infortuni sul lavoro dei primi cinque mesi dell’anno dimostrano un incremento del fenomeno degli infortuni sul lavoro denunciati: nel periodo gennaio-maggio del 2019 sono stati denunciati 4.519 infortuni, contro 4.292 dello stesso periodo del 2018 (+5%). “Un trend, seppur da rivalutare nei primi mesi del 2020 quando si disporrà del dato annuale stabilizzato, da non sottovalutare. Le elaborazioni prodotte dall’Osservatorio infortuni e malattie professionali della Regione Umbria – scrive Paparelli – evidenziano infatti alcune criticità: una frequenza di infortuni sul lavoro particolarmente elevata rispetto alla media italiana (22 infortuni ogni 1000 addetti INAIL contro una media italiana di 16 nel 2017), anche escludendo gli infortuni in itinere cioè accaduti nel percorso “casa-lavoro, lavoro-casa” che non sono correlati a rischiosità lavorativa; un indice di gravità degli infortuni abbastanza elevato e che tende all’aumento (19% di infortuni con menomazioni permanenti sul totale degli infortuni accaduti, contro un dato medio italiano del 16%), in particolare in settori già intrinsecamente a rischio quali l’agricoltura e le costruzioni. La Regione – sottolinea il presidente, anche nell’ambito del Comitato regionale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di cui all’art. 7 del D.lvo 81/08, sostiene da tempo iniziative e progetti volti ad promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro, integrati fra tutte le istituzioni ed enti che si occupano a vario titolo di salute e sicurezza sul lavoro. I dati preoccupanti sul fenomeno infortunistico – aggiunge – impongono che alla vigilanza, controllo e assistenza delle imprese vengano affiancati strumenti che permettano la valorizzazione e la diffusione di buone pratiche per le imprese e la adesione a percorsi virtuosi di autocontrollo”.
“Nel 2018 – afferma Paparelli – con la Legge regionale n. 1, 14 febbraio 2018 si è sottolineata l’importanza di realizzare un programma di azioni finalizzate a miglioramento della qualità lavorativa e alla promozione della sicurezza sul lavoro. Per quanto sopra esposto – conclude il presidente – e in attuazione dell’articolo 41 comma 4 della legge di cui sopra, si invitano i soggetti in indirizzo, nell’ambito delle attività volte a stabilire concessioni, definire bandi o avvisi e compatibilmente con le procedure amministrative attivate, a prevedere l’attivazione di forme di premialità rivolte alle aziende che abbiano realizzato investimenti verificati o abbiamo stipulato intese aziendali per incrementare la sicurezza sul lavoro e per sostenere le iniziative di miglioramento della sicurezza sul lavoro”.
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