“Finalmente il progetto orti urbani fa parlare di sè dopo essere finito nel dimenticatoio per anni ovvero da quando fu stilato il vecchio regolamento con deliberazione del Consiglio Comunale del 03.03.2017. La realizzazione di orti urbani non è certo un’invenzione di nessuno, né della presente né della passata amministrazione, dato che i primi orti urbani, i Kleingarten tedeschi, nascono nel corso del XIX secolo con finalità prettamente sociali e si calano ai giorni nostri con le stesse finalità alla luce della disamina delle nuove povertà e della situazione di enorme degrado e disagio sociale”: lo scrive Monia Santini.
“La grande piccola rivoluzione implicita negli emendamenti presentati dalla Consigliera Monia Santini è fondamentalmente quella di introdurre, laddove non era previsto, lo scopo di lucro aprendo le porte alla piccola imprenditoria giovanile che verrà agevolata nello start up con l’essere esentati da qualsiasi pagamento di affitto per tre anni, anni necessari ad iniziare un’attività e ad investire anche economicamente su di essa. Grande subbuglio in commissione per gli atti urbani pur con l’approvazione unanime dell’opposizione che, nella persona del Consigliere Filipponi, ha a suo tempo personalmente contribuito alla produzione stessa del vecchio regolamento ma ha accolto con favore gli emendamenti proposti dalla Consigliera Santini Il progetto Orti Urbani, alla luce degli emendamenti presentati, potrà essere una concreta possibilità di aiuto pratico-economico che l’amministrazione comunale darà ai cittadini, sia per motivi di indigenza che di passione che di volontà di investire in una vecchia nuova attività come quella dell’agricoltura, che sia per necessità ma anche per riscoperto interesse, viene ogni giorno di più vista dai giovani come una possibilità di futuro. Di certo massima attenzione dovrà venire posta alla comunicazione dell’iniziativa in quanto di certo, visti i risultati meno che esigui, precedentemente non è stato dato il giusto peso e lustro alla stessa” conclude la nota di Santini.
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