Le amministrazioni locali e gli enti pubblici hanno una forte responsabilità nell’assicurare ai cittadini una migliore qualità dell’aria e diverse sono le possibili azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull’ambiente, attraverso la promozione di fonti energetiche sostenibili. Questi i principali temi affrontati a Narni durante il Convegno “Qualità dell’aria: gli attori, la normativa e le responsabilità sul territorio”.
L’incontro, avvenuto presso la Sala convegni del DigiPass di Narni – Palazzo dei Priori, è stato organizzato, con il patrocinio di Anci Umbria, da Assogasliquidi, l’Associazione di Federchimica che rappresenta il settore dei gas liquidi, e Ancitel Energia e Ambiente, insieme all’Ordine dei Geometri, degli Ingegneri e degli Avvocati della provincia di Terni.
Il convegno è una delle tappe di un road show a livello nazionale, promosso da Assogasliquidi e Ancitel Energia e Ambiente, che ha l’obiettivo di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche, favorendo una riflessione sulle migliori soluzioni per contrastare l’inquinamento dell’aria.
Di recente è stato firmato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regioni e Province autonome il “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria”, che contiene misure relative ai tre settori che maggiormente sono causa degli alti livelli di inquinamento: trasporti, agricoltura e riscaldamento domestico a biomassa. Segno che è crescente la consapevolezza dell’esigenza di soluzioni concrete al problema dell’inquinamento dell’aria.
Durante il convegno è stata inoltre presentata una soluzione innovativa per il controllo e la promozione di aria più pulita: si tratta di Air Pollution Control, l’innovativa soluzione di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, attraverso la quale è possibile rilevare le emissioni inquinanti del riscaldamento domestico, con l’ausilio di un drone con sensore.
“L’ambiente, il clima, l’energia – afferma il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti – sono tematiche che devono rappresentare una priorità nell’agenda di governo, anche locale. Occorre una nuova narrativa sui problemi dell’ambiente, un nuovo passo che si basi su fatti concreti. In una società in cui si pensa molto all’immediato, al presente, bisogna cominciare a rispondere alle emergenze anche con piccole, ma efficaci azioni. L’immediatezza e l’efficacia del quotidiano che sappia guardare e salvaguardare il futuro. Il protocollo d’intesa va in questa direzione”.
“Le fonti energetiche hanno un impatto sul cambiamento climatico, sulla qualità dell’aria e quindi sui cittadini. Per questo, è fondamentale scegliere quelle che più rispettano l’ambiente e la salute umana. GPL e GNL sono combustibili versatili, disponibili e soprattutto sostenibili. È pertanto necessario promuovere l’utilizzo di queste soluzioni, in grado di incidere immediatamente sul problema della qualità dell’aria, che oggi rappresenta una vera e propria emergenza, e aiutare l’Italia a raggiungere gli obiettivi europei di riduzione dell’inquinamento atmosferico”, ha dichiarato Andrea Arzà, Vice Presidente di Assogasliquidi.
“Ringrazio il Comune di Narni, Anci Umbria e Assogasliquidi – Federchimica – spiega Filippo Bernocchi, Presidente di Ancitel Energia e Ambiente – per l’importante iniziativa che ha permesso di affrontare il problema della qualità dell’aria con un approccio integrato, coinvolgendo gli enti locali che spesso non sono a conoscenza delle proprie responsabilità e delle opportunità legate all’utilizzo di GPL e GNL, attraverso sistemi off grid”.
“Il rispetto delle prescrizioni vigenti in tema di inquinamento dell’aria costituisce uno specifico obbligo per gli amministratori locali, in quanto autorità deputate a garantire l’incolumità della popolazione nonché tenute ad evitare sanzioni a carico dello Stato italiano, da parte dell’Unione Europea. Ogni amministratore regionale e locale ha il compito di predisporre adeguati strumenti di programmazione e controllo del territorio rispetto agli agenti inquinanti, considerando altresì che, non a caso, l’ordinamento ha apprestato un diritto di ciascun cittadino all’informazione ambientale, introducendo la prima forma di controllo diffuso in merito all’azione degli apparati pubblici” ha sottolineato il Cons. Andrea Baldanza (Magistrato Corte dei Conti già Magistrato Penale).
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