“Non esiste nessun disavanzo economico del Comune”. A dirlo è l’assessore al bilancio Silvia Tiberti che replica alle dichiarazioni stampa del capogruppo di Forza Italia Sergio Bruschini.
Questo il comunicato dell’assessore:
“Sono sorpresa del tecnicismo del consigliere Bruschini, ma ancor di più sono sorpresa della notizia diffusa che crea allarmismi e contemporaneamente fornisce una notizia senza i dovuti approfondimenti tecnici, approfondimenti che abbiamo ampiamente fornito in consiglio comunale il 29 maggio in sede di approvazione del conto di bilancio”.
L’amministrazione, ogni anno, a partire dal 2015 riduce il proprio disavanzo tecnico generato dal procedimento del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, voluto dal legislatore, con decorrenza 2015 per effetto della riforma introdotta con il D.lgs 118/2011che segna per gli enti locali l’introduzione dei principi dell’armonizzazione contabile.
l’amministrazione ha scelto la possibilità di rientrare dal disavanzo, normato dal legislatore nel 2015 e generato dal passaggio al nuovo sistema contabile il quale viene definito “tecnico”, accantonando ogni anno, nel proprio bilancio una quota pari ad euro 60.009,00 distribuiti in un arco temporale massimo di 30 anni.
Quando si parla di disavanzo economico, si parla contrariamente di disavanzo generato dalla gestione di competenza, ovvero dalla differenza tra entrate accertate ed uscite impegnate nell’anno di competenza. Qualora l’amministrazione avesse chiuso l’anno 2018 con un disavanzo economico non avrebbe rispettato il rientro del disavanzo tecnico come sopra illustrato e non avrebbe avuto il parere positivo del Dirigente ai servizi finanziari ed il parere positivo da parte del Collegio dei Revisori dei conti.
Detto ciò i dati parlano chiaro e nel triennio 2016-2018, il disavanzo tecnico del comune di Narni diminuisce più di quanto atteso – infatti, oltre ai 60.009 € di accantonamenti a ripiano annui, si può notare un miglioramento ulteriore per € 61.688,29. Questo significa che il ripiano del disavanzo potrà essere attuato anticipatamente rispetto ai tempi previsti e che nessun disavanzo economico ha minacciato il Comune nella gestione di competenza.
L’allarmismo del Consigliere Bruschini è sul versante dei residui attivi che contano circa 13 milioni di euro e che sono rappresentati dalla massa di crediti da riscuotere da parte dell’amministrazione comunale, crediti per i quali esiste un titolo giuridico perfetto destinato alla riscossione in tempi medio lunghi. Purtroppo, una parte di tali crediti si caratterizza per IMU TASI TARI SANZIONI PER CODICE DELLA STRADA ECC. e si inserisce nella cosiddetta massa critica della riscossione coattiva, formata prevalentemente dall’incapacità economica di molti utenti di poter assolvere agli obblighi tributari.
Ovvio che una massa critica di tale portata genera effetti poco piacevoli, sia per la gestione dei contenziosi tributari, sia per la carenza di liquidità. Dalle note del Consigliere Bruschini non si evince che l’amministrazione accantona ogni anno per i cosiddetti crediti di dubbia esigibilità e non inesigibili, a tutela del bilancio ed in base al principio della prudenza, una quota la cui percentuale minima viene stabilita ogni anno nel DEF, quota che oggi ammonta a circa 6 milioni di euro e che altri 5 milioni di euro si accantonano a titolo vario per i vincoli di bilancio in avanzo vincolato. Certo è che l’immobilizzazione dei crediti nei residui attivi, sebbene tamponata dall’esistenza di un fondo crediti, crea una carenza di liquidità,
L’amministrazione ripresenterà in Consiglio Comunale la proposta di prolungamento delle rateizzazioni e di riduzione della soglia a titolo di garanzia fideiussoria,questa sarebbe, una modalità per permettere all’utenza più vulnerabile del nostro territorio di mettersi in regola con i debiti tributari, nel frattempo per tamponare al la carenza di liquidità l’amministrazione ha messo in campo diversi strumenti. Per completare la risposta al Consigliere Bruschini sottolineo che i crediti di dubbia esigibilità non sono considerati inesigibili e per tanto non possono essere stralciati dal bilancio. In merito alla loro permanenza tra i residui attivi, ogni Dirigente, ogni anno, in sede di riaccertamento ordinario, dichiara o meno l’esistenza del titolo giuridico che ne giustifica il mantenimento o ne determina la cancellazione.
Dichiarare un credito inesigibile quando esiste la ragione della sua esistenza comporta un danno erariale per l’Ente e la sua cancellazione è legittima solo quando sono state esperite tutte le fasi del procedimento di escussione coattiva del credito, procedimento a fattispecie progressiva che non si esaurisce se non nel lungo periodo. Quanto dichiarato dal Consigliere Bruschini non è in linea con la normativa vigente.
In merito all’influenza della cassa per l’assunzione di nuovi mutui si sottolinea che Il Bilancio di previsione in termini di competenza è sempre stato a pareggio, ciò significa che gli accertamenti in entrata coprono gli impegni per le spese correnti e per le spese per investimento, da ciò si desume che la cassa è ininfluente per l’assunzione degli investimenti.
Altro è ciò che l’amministrazione ha fatto in questi anni, ricorrendo comunque ad altre fonti di finanziamento, come ai contributi regionali, ai contributi e fondi europei, ai fondi straordinari e ad altre forme di finanziamento che non hanno ridotto la capacità di programmare e di investire da parte dell’amministrazione comunale, amministrazione che in questi anni ha cambiato passo ed ha ridotto il proprio indebitamento pro-capite liberando risorse. Nel sito dell’Ente sono state pubblicate le Slide di presentazione del conto di Bilancio 2018, i dati sono reali, visibili e trasparenti fruibili da tutti coloro che vogliono fare approfondimenti.
Sono note le difficoltà economiche in tutti i Comuni non solo dell’Umbria ma in tutta Italia, sulla base di questo ci tengo a sottolineare che la scelta dell’amministrazione di fronte a questa criticità non è stata quella di aumentare la pressione fiscale, nonostante la legge di bilancio 2019 consentiva ai comuni di poterlo fare e come è così avvenuto in molti Comuni limitrofi.
La scelta del nostro Comune è stata quella di non aumentare nessuna tariffa tributaria e di puntare sui fondi Europei Regionali e Statali presentando progetti, partecipando a bandi dai quali l’Ente è uscito vincitore, il cui risultato è stato l’ingresso di nuove risorse finanziarie che permettono di soddisfare i bisogni dei nostri cittadini, aumentando servizi, portando innovazione, sviluppo e riqualificazione senza gravare nelle tasche dei cittadini.
Le politiche adottate dall’amministrazione sono visibili nella slide on line, dove si evincono le scelte fatte come quella di diminuire la spesa e gli investimenti della gestione della macchina comunale e di aumentare la spesa e gli investimenti per le attività rivolte alla valorizzazione dei beni e delle attività culturali, quelle riguardanti lo sport ed il tempo libero, le attività rivolte allo sviluppo sostenibile ed alla tutela del territorio e dell’ambiente, un aumento dei servizi per il trasporto e la mobilità, la Farmacia Comunale, l’apertura, fortemente voluta, del Centro Antiviolenza.
La scelta della spesa e dell’investimento più grande è stato quello rivolto alle politiche sociali, alla famiglia, potenziando i progetti di autonomia delle persone disabili ma soprattutto rivolgendo maggiormente l’attenzione agli anziani in condizioni di marginalità e con limitazioni delle autonomie, a tutti i soggetti vulnerabili, puntando molto sul nostro Sal( servizio avviamento al lavoro) cercando cioè di dare maggiori risposte a quella fascia della popolazione, purtroppo, maggiormente colpita da questo periodo di crisi economica.
Io, personalmente, il dato che ha letto il Consigliere Bruschini riguardo ai 13 milioni di residui attivi per imu,tari, tasi non l’ho letto solo a livello tecnico ma l’ho letto in particolar modo a livello politico ed umano, approfondendo la motivazione del dato, capendo la difficoltà del momento nel pagare le tasse, perché è questo quello che emerge, ho ascoltato questo tipo di bisogno ed ho concentrato le mie azioni nel trovare soluzioni, progetti per far fronte a questo problema, mettendo nella nostra politica al centro la persona e le difficoltà di molte famiglie”.
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