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Acquasparta, presentato centro esperenziale palazzo Cesi

Visitare Palazzo Cesi di Acquasparta, dove Federico Cesi amava riunire i primi membri dell’Accademia dei Lincei che egli stesso aveva fondato a Roma nel 1603. Visitarlo avendo modo di immergersi in quel tempo, rivedere gli antichi ambienti del Palazzo così com’erano affrescati, arredati e vissuti. Ascoltare dalla voce “narrante”, che interpreta lo stesso Federico Cesi, la storia del palazzo, ma anche della nascita dell’Accademia, l’incontro con Galileo Galilei che in questo palazzo trascorse 14 giorni, divenendo poi uno degli “accademici” di maggior fama dei Lincei e grande amico di Federico.

Tutto ciò sarà presto possibile grazie al progetto realizzato dal Centro esperienziale permanente della Prima Accademia dei Lincei, e che proporrà visite guidate che si avvarranno delle più innovative tecnologie che consentiranno ai visitatori una “esperienza di full immersion”, in virtù di una interessante componente multimediale per la fruizione dinamica e coinvolgente degli spazi espositivi, attirando l’attenzione del visitatore con gli strumenti della comunicazione emozionale, plurisensoriale, ergonomica ed ambientale. Il progetto è stato illustrato in anteprima nella giornata di ieri, nel corso di una conferenza presieduta dal Sindaco di Acquasparta, Roberto Romani, e conclusa dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, cui sono intervenuti – tra gli altri – anche rappresentanti dell’Università degli Studi di Perugia, proprietaria dell’immobile, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni, che sta finanziando il restauro, dell’intero ciclo di affreschi di Palazzo Cesi.  Nel corso del suo saluto introduttivo il sindaco Romani ha voluto ricordare come “sin dall’insediamento di questa Amministrazione abbiamo posto al centro della nostra azione l’ambizioso obiettivo di una totale recupero e rilancio di Palazzo Cesi, con il duplice obiettivo di preservare una così importante testimonianza architettonica e storica, patrimonio non solo della città ma di tutta la regione. Ed al tempo stesso – ha affermato Romani – cogliere questa opportunità come occasione di sviluppo. Quindi, dopo gli interventi di restauro dell’immobile, e con il progetto per visite ‘esperienziali’ turisti e cittadini potranno avvicinarsi alla cultura del territorio attraverso le bellezze del palazzo, la sua antica e prestigiosa storia, i reperti e le testimonianze archeologiche”.

Il sindaco ha voluto dare atto, e ringraziare, “la Regione Umbria e la presidente Marini, per aver da subito e sempre sostenuto questo importantissimo progetto della città di Acquasparta”. La Regione Umbria, infatti, come ha poi ricordato la presidente Marini, concludendo la conferenza, ha messo a disposizione di questo significativo intervento, dalla messa in sicurezza e recupero dell’immobile, alla sistemazione degli spazi esterni e quindi per la realizzazione del Centro esperienziale, risorse per due milioni di euro, gran parte dei quali provenienti dai fondi europei. “Quando con il sindaco Romani avviamo il confronto sul recupero di Palazzo Cesi, il nostro approccio – ha detto – fu quello di immaginare questo progetto come grande opportunità di valorizzazione di questo straordinario bene storico ed architettonico, testimonianza della storia della famiglia Cesi e della nostra terra, ma anche come leva per creare sviluppo per Acquasparta e per la sua comunità. E data la rilevanza di questo luogo decidemmo anche di inserirlo nella più ampia strategia regionale di definizione degli otto ‘attrattori culturali’ di tutta la regione”.

La presidente Marini ha quindi colto questa circostanza per ribadire come “sin dalla nascita dell’ente Regione l’Umbria ha posto al centro della sua azione la valorizzazione del suo patrimonio culturale. E l’idea degli ‘attrattori culturali’ si muove in questa direzione, nella consapevolezza che per alcune realtà, come nel caso di Palazzo Cesi, questa scelta può determinare un grande valore aggiunto da un punto di vista economico di crescita di un territorio”. Marini ho voluto anche sottolineare l’importanza del progetto dal punto di vista storico “perché la famiglia Cesi rappresenta un pezzo di enorme importanza della storia umbra e italiana di quel secolo”.  Al termine del seminario il sindaco Romani, alla presenza della presidente Marini, ha poi scoperto una “targa” con la quale l’amministrazione comunale ricorda “il principe romano e duca di Acquasparta Federico Cesi, fondatore in Roma dell’Accademia dei Lincei”.

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