(di Roberta Falasca) Quando Emily Dickinson è al centro del dibattito, vale sempre la pena fermarsi e stare ad ascoltare. Sabato 23 marzo, alle 17, alla sala lettura (ex lavatoio) di via dell’Orno di Stroncone, la scrittrice più amata dell’800 sarà la protagonista di “Scrittori nel borgo”, la rassegna letteraria organizzata dal Comune di Stroncone che metterà sotto ai riflettori una “donna e una poetessa tutta da scoprire”.
In questa cornice, sarà presentato il saggio di Milena Esposito dal titolo “Emily Dickinson, il sogno del diavolo”, edito da L’Argo Libro editore, con la prefazione di Stefano Vacca e il cielo natale di Tommaso Errico. Il saggio, corredato dalle meravigliose illustrazioni di Roberto Rinaldi, sarà presentato e commentato dalla giornalista Anna Maria Rengo e dalla poetessa Arcangela Contessa.
“Ha ragione Milena Esposito quando scrive che tutta la scrittura di Emily Dickinson dà origine a nuovi mondi”, scrive nella prefazione Vacca e “attraverso la solitudine come donna e come poeta ha sviluppato una sensibilità rara che le ha donato chiaroveggenza e profezia. La scrittura di Emily sa dirci con superiore buon senso ciò che noi abbiamo sempre pensato e sentito, e così siamo costretti a ricevere con imbarazzo, da lei, la nostra stessa convinzione. La sua capacità di descrivere concetti astratti con immagini concrete è un dono che ci permette di entrare nei misteri della sua scrittura. La poesia di Emily Dickinson si tuffa a pieno titolo nell’eternità di un miracolo. Con i toni di una struggente lettera al mondo, la sua lirica è pura immortalità vissuta giorno dopo giorno. Dal suo piccolo universo, la grande poetessa americana ha indagato gli abissi del vivere, non per costruire una fuga dal tempo, ma per consegnare attraverso la parola alta all’esperienza esistenziale un antidoto per le catastrofi future del destino umano”.
“Emily Dickinson, il sogno del diavolo di Milena Esposito – spiega la casa editrice – si pone all’attenzione del lettore e della lettrice come un’opera magica originale e unica. Non si può considerare una biografia in senso stretto, è più un gesto di stregoneria, l’obiettivo dell’autrice è infatti quello di mettere in luce l’ombra di Emily Dickinson. Milena Esposito narra con gran garbo la vita, la poetica e la visione ultraterrena di una gigantesca e moderna americana che è vissuta tra gli anni Trenta e Ottanta dell’Ottocento, che non si è quasi mai allontanata da Amherst, nel Massachusetts, e che ha gradualmente scelto la solitudine, la poesia e la disciplina come compagne e confidenti. È questo un libro completamente diverso da ogni altro sulla vita di Emily, che parte dalla lettura del suo cielo natale, indaga il suo archetipo, i suoi amori, le sue paure, le piccole gioie e, ripercorrendo tutta la sua vita, attraversando senza esitazioni la morte, l’accompagna oltre l’eternità”.
Foto: TerniLife ©