(da comunicato della Polizia) Hanno visto due giovani sconosciuti che, approfittando dell’imbrunire, si aggiravano con fare sospetto tra le case del quartiere Sferracavallo a Orvieto e li hanno seguiti con lo sguardo; quando uno dei due sospetti ha iniziato a fare delle fotografie ad un palazzo, alcuni abitanti del rione, che non avevano perso di vista i due sconosciuti neanche per un attimo, non ci hanno pensato due volte: hanno telefonato al centralino del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto ed hanno spiegato quanto stava accadendo.
La sala operativa della Polizia di Stato ha subito inviato una pattuglia della Squadra Volante sul posto per identificare i due giovani. Quando i poliziotti sono arrivati hanno preso contatto con alcuni abitanti della zona che, nel frattempo, erano scesi in strada e siccome i due sospetti, accortisi di esser stati scoperti, avevano tentato la fuga, ne avevano trattenuto uno. I due, durante la fuga, si sono disfatti dei cellulari e dei documenti ma i poliziotti hanno ripercorso a ritroso il tragitto fatto dal giovane fermato e, nonostante il buio, hanno ritrovato in strada il passaporto del trentenne albanese. Il giovane bloccato è stato portato in Commissariato dove sono iniziati gli accertamenti della Polizia Scientifica per la sua identificazione.
Al termine della complessa e laboriosa serie di verifiche dovute ad una doppia identità del trentenne albanese, è emerso che il giovane era stato espulso dall’Italia nel 2015, che l’anno seguente era rientrato nel nostro paese illegittimamente e che per tale motivo era stato arrestato dalla Polizia di Roma e di nuovo espulso. Ora è riapparso a Orvieto dove, insieme al complice che si è dato alla fuga, si stava interessando in maniera troppo sospetta ad un palazzo del quartiere Sferracavallo. Al termine degli accertamenti il giovane è stato arrestato dagli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto per violazione della legge sull’immigrazione che prevede che lo straniero destinatario di un provvedimento di espulsione non può rientrare in Italia. Ora il giovane verrà sottoposto ad un processo con rito direttissimo presso il tribunale di Terni e poi verranno avviate le procedure per l’espulsione.
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