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Ast, Usb non ammette deroghe: “No ad azioni unilaterali”

“In data 13 febbraio 2019 si è svolto nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro per discutere di AST, che ha visto la presenza del Vice Capo di Gabinetto del Ministero Sorial, del Management della Acciai Speciali Terni, delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali dello stabilimento e delle Istituzioni locali, con il Sindaco di Terni Latini e il D.R. Rossetti per la Regione Umbria”: lo scrive Usb.

“Come USB abbiamo dichiarato irricevibile il piano industriale presentato dall’Azienda, sia per quanto concerne la riduzione della produzione di fuso, presagio di un ridimensionamento della capacità produttiva, sia per gli esuberi individuati in 68 impiegati e 165 interinali, tutti lavoratori grazie ai quali in questi ultimi 2 anni sono stati realizzati utili, rispettivamente di 78 milioni di Euro e 98 milioni di Euro. I 57 milioni di investimenti, 27 dei quali destinati all’ambiente e per ora solo annunciati a voce dall’A.D. Burelli,  a nostro avviso sono semplicemente insufficienti, sia per quanto attiene la somma destinata allo stabilimento, che garantirebbe esclusivamente le manutenzioni, a fronte di necessità riferite ad investimenti significativi che necessitano a livello impiantistico, come pure per la quota relativa agli interventi, non più rinviabili, per la sostenibilità ambientale delle produzioni” scrive Usb.

“Per questo abbiamo chiesto al Governo di giocare un ruolo centrale e fondamentale, visto che lo stesso Sorial ha affermato che la produzione di acciaio è strategica per l’intero Paese. Questo governo, se vuol essere davvero “del cambiamento” e non classificarsi come fedele suddito delle imposizioni dettate dall’Unione Europea, deve mettere in campo strumenti straordinari, come sta accadendo in Germania, con la creazione di un fondo pubblico in difesa dei campioni industriali, e nel Regno Unito, dove il Governo ha finanziato un progetto coordinato dall’Università di Swansea, per rendere la produzione dell’acciaio compatibile con l’ambiente, nelle varie fasi di lavorazioni. Per mantenere il polo fusorio, occorre dare seguito ad investimenti impiantistici che consentano la produzione di acciaio magnetico ed alto-resistenziale, indispensabile per la produzione di autovetture elettriche. Terni, ma l’Italia tutta, deve avere la capacità di saper giocare in modo strategico la partita che il MERCATO, sempre chiamato in causa quando bisogna chiedere sacrifici ai lavoratori, ci sta ponendo di fronte” continua Usb.

“In attesa dell’incontro che si svolgerà a metà marzo al MISE, come proposto dal Vice Capo di Gabinetto Sorial, come USB abbiamo diffidato l’Azienda ad intraprendere azioni unilaterali che vadano in direzione dell’attuazione del piano di ridimensionamento e di una nuova organizzazione del lavoro, ricordando che per la gestione di eventuali scarichi produttivi, si dovrà fare uso della C.I.O., richiesta a dicembre 2018 con relativo accordo sindacale” conclude Usb.

Foto: TerniLife ©

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