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Farmacia Terni, sindacati: “Futuro sempre più incerto”

“Con questo documento Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs Uil cercano di illustrare la situazione che si è determinata in Farmacia Terni rispetto alle condizioni attuali e all’assenza di una politica vera di rilancio del sistema delle farmacie comunali. Farmacia Terni rappresenta un segmento importante del welfare cittadino e ha sempre svolto un ruolo di servizio pubblico per la comunità. Partendo da questa considerazione, si evidenzia come gli asset comunali dovrebbero essere gestiti in modo che il loro valore venga incrementato” scrivono i sindacati.

“Per questa ragione le organizzazioni sindacali insistono sul tema della crescita dell’azienda, che presuppone investimenti con maggiori servizi e occupazione. In questi anni più volte abbiamo denunciato una politica che favoriva il sistema delle farmacie private, a scapito di quelle pubbliche. La concomitante presenza di studi medici (in alcuni casi fino a 20 medici contemporaneamente) e farmacie private nella stessa struttura o adiacenti, ha, di fatto, consentito un progressivo sviluppo del privato, modulando l’organizzazione del lavoro in modo tale da garantire una presenza di farmacisti nell’orario dei medici di medicina generale” aggiungono.

“Tutto questo ha ripercussioni anche sull’approvvigionamento del farmaco, che nelle farmacie municipali è sicuramente più difficile da programmare. La realtà ternana consta di 9 farmacie e di 1 parafarmacia. Un gruppo di queste risulta molto redditizio e realizza circa il 70% del fatturato. Ad oggi, nel confronto tra l’amministratore di Farmacia Terni e l’amministrazione comunale, emerge una differente visione di crescita delle farmacie comunali che ha impedito una disamina attenta dei processi in atto” continuano i sindacati.

 

“Le organizzazioni sindacali esprimono grande preoccupazione per una realtà da sempre considerata un bene per l’intera comunità. La mancata proroga dei contratti a termine entro il 31 ottobre ha, nei fatti, ha ridimensionato le attività complementari alla semplice intermediazione del farmaco, che non si stanno espletando, così come denunciato più volte dalle scriventi, compromettendo ulteriormente il fatturato dell’azienda” dicono Cgil, Cisl e Uil.

“Un altro problema evidenziato è legato agli orari obbligatori (aperture dalle 13 alle 16, nei festivi e notturno) che non sono più garantiti con le stesse modalità con cui erano programmati con gli 8 farmacisti con contratto a tempo determinato. Tutto ciò ha determinato una notevole perdita e un servizio non corrispondente alle esigenze dei cittadini. Una analisi attenta delle singole farmacie permetterebbe una valutazione più congrua e tempestiva delle azioni da mettere in campo nel prossimo piano industriale, inoltre, la sinergia tra medici di base e farmacie andrebbe perseguita anche per le farmacie comunali che svolgono una funzione sociale di rilievo, soprattutto in riferimento agli orari di apertura definiti obbligatori e notturni finora svolti in prevalenza da Farmacia Terni” continuano.

“Le organizzazioni sindacali chiedono dunque di rendere evidenti le possibili strategie e politiche, per sostenere pienamente il rilancio di Farmacia Terni, superando l’attuale fase di indeterminatezza sia sul versante dei servizi che delle lavoratrici e dei lavoratori. La difficoltà in cui versa oggi l’azienda richiede una scelta netta, che si deve compiere nel confronto tra l’azienda stessa e l’amministrazione comunale, al fine di interrompere il rimpallo delle responsabilità tra un soggetto e l’altro e perseguire l’obiettivo di una piena valorizzazione di Farmacia Terni” concludono.

Foto: TerniLife ©

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