La terza edizione di Umbria Jazz Spring a Terni avrà un’identità definita e rappresenta un punto cruciale della promozione turistica della nostra regione, visto che Uj più di altre manifestazioni promuove l’Umbria nel mondo: si può riassumere così il senso della manifestazione in programma a Terni dal 18 al 22 aprile 2019, promossa e organizzata dalla Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz con il sostegno della Regione Umbria e con il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni.
L’edizione 2019 di Umbria Jazz Spring è stata presentata ieri nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio in via Tacito a Terni alla presenza del vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, dell’assessore regionale alla Cultura, Fernanda Cecchini, del direttore artistico di Uj, Carlo Pagnotta, del presidente della Fondazione Carit, Luigi Carlini, di Walter Cardaci, Head Production Unit Hydro ERG. Presenti anche il sindaco della città, Leonardo Latini, il vescovo di Terni, monsignor Giuseppe Piemontese.
Nel corso dell’incontro è stato reso noto il programma di Uj Spring che offre una sessantina di eventi, per la gran parte a ingresso gratuito, con oltre cento artisti in cartellone. Precisa, in questo senso, la volontà della Fondazione Umbria Jazz, di concerto con le Istituzioni, di rendere il più accessibile possibile il festival e anche per i pochi concerti a pagamento (quelli in programma al Teatro Secci) il prezzo del biglietto è molto ridotto, 10 euro inclusa la prevendita. Nei club l’ingresso è gratuito con l’obbligo della consumazione. Visto che la manifestazione si svolgerà nel periodo pasquale sarà forte la connotazione spirituale anche grazie alla preziosa collaborazione della Diocesi di Terni, Narni, Amelia, che ha aperto la chiesa al gospel.
“La seconda edizione di Umbria jazz Spring segnerà il passaggio ad un’identità definita di questa manifestazione con una valorizzazione dei Jazz Club della città, ma anche uno straordinario attrattore turistico in una settimana, quella pasquale, che apre a tutti gli effetti la stagione turistica – ha riferito il vicepresidente Paparelli – Tornano i grandi concerti Gospel che hanno segnato il passato di Uj a Terni e speriamo anche il futuro. Faremo in modo che anche questo grande evento, insieme a Perugia e Orvieto, sia un punto cruciale della promozione turistica della nostra regione per i tanti turisti che, insieme alla musica, vorranno scegliere di ammirare e apprezzare le eccellenze della nostra regione e di Terni vivendo un’esperienza unica e originale. Sono certo che questa nuova formula con molti concerti gratuiti sarà capace di intercettare un pubblico ancora più vario e per 5 giorni farà di Terni la capitale della Black Music”.
Concludendo il vicepresidente Paparelli, dopo aver ringraziato la Fondazione Carit per il suo importante contributo, insieme agli altri sponsor, come Erg, che continuano a credere in questa manifestazione, e aver rivolto un ringraziamento alla Diocesi di Terni, Narni, Amelia e al Comune di Terni per aver concesso lo spazio CAOS, ha spiegato che “la scelta degli spazi è stata fatta in coerenza con i generi musicali, con i club in cui si suonerà Jazz, il Santuario di San Francesco per i gospel, il CAOS per blues e il soul. La città tutta e in particolare con i suoi locali sarà maggiormente coinvolta e all’ormai consueto appuntamento del Bugatti, si aggiungono quelli al caffè del Corso e al caffè Rendez Vous e poi la Street Parades lungo le vie del centro città con i Funk Off che sono certo continueranno a destare interesse e a portare allegria e tanta buona musica.
“Umbria Jazz porta l’Umbria in tutto il mondo – ha sottolineato l’assessore Cecchini – e per un armonico disegno di crescita culturale e di offerta turistica delle nostre città, dopo Perugia e Orvieto, era giusto far crescere questa importantissima manifestazione nella sua edizione primaverile a Terni. Le città – ha proseguito l’assessore – non sono dei contenitori e non vanno curate solo dal punto di vista urbanistico, ma sono dei luoghi in cui la comunità si ritrova e le politiche devono essere orientate anche per far crescere culturalmente i cittadini con un’offerta valida e importante anche dal punto di vista turistico che non deve trovare senso necessariamente e solo nella monetizzazione. Penso sia importante sostenere la crescita di UJ Spring a Terni perché questa città ha pieno diritto di promuovere la propria cultura, le sue bellezze e far scoprire le sue tradizioni”.
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