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“Un episodio imprevedibile accaduto al di fuori della scuola e al termine delle lezioni”. Così Barbara Margheriti, dirigente scolastica della media “Orazio Nucula”, a proposito dell’episodio di bullismo che ha coinvolto due alunni tredicenni del suo istituto.
Dopo una lite, scoppiata sul cortile esterno, un ragazzino ha ferito il compagno di classe con un compasso spuntato. Lievi le ferite, per cui si è resa necessaria l’applicazione di un punto di sutura, ma l’episodio resta molto grave. Tanto che del caso si sta già occupando la Procura attraverso la divisione anticrimine della Questura con un procedimento avviato dopo il ricovero del tredicenne al pronto soccorso.
E siccome il presunto aggressore è un ragazzo non imputabile, essendo minore dei 14 anni, la responsabilità penale ricadrà sui genitori. “Ho già convocato gli alunni della classe con i loro genitori e la professoressa dell’ultima ora – spiega la preside. E ho già informato gli inquirenti ai quali invierò quanto prima la relazione sui fatti che mi compete per legge. Da parte della scuola – osserva – non c’è alcuna responsabilità visto che il fatto si è consumato all’esterno, in un luogo di proprietà del Comune”. (dal Corriere dell’Umbria)
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