Le analisi del sangue per Luca non sono più un problema. Francesco ha superato il terrore dell’anestesia con un piccolo accorgimento pensato da chi, all’interno dell’ospedale, lavora per rendere meno stressante il ricovero ospedaliero delle persone con disabilità. Per le persone fragili anche i rumori o i tempi di attesa possono costituire veri e propri ostacoli per poter accedere ai servizi di diagnosi e cura. Da qualche mese all’ospedale di Terni c’è un reparto virtuale che consente alle persone con disabilità di accedere con facilità alle cure sanitarie.
E’ il Cad, centro accoglienza disabilità, che facilita l’accesso ai servizi sanitari del “Santa Maria”. Un’equipe di 8 persone che, lavorando nei vari reparti, si è messa a disposizione per la buona causa. Al servizio si accede chiamando il numero verde 800505083, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30.
“Era una necessità molto sentita da genitori e caregivers ed è stata accolta anche grazie alla disponibilità del personale ospedaliero” scrivono le associazioni A.Fa.D., AICE Umbria, Aladino, ANGSA Umbria, C.A.R.T.A. Autismo, Comunità di Capodarco di Perugia, INTEGR@MENTE, L’orologio di Benedetta, Un volo per Anna. “Il nuovo servizio è a costo zero e questo dimostra che, quando c’è la buona volontà, le cose si possono fare”.
In poco più di nove mesi il Cad ha preso in carico 34 persone per un totale di 76 prestazioni che comprendono sia la diagnostica di laboratorio e strumentale che le visite specialistiche. Ben più complessa, nell’ambito della rete nazionale Dama, l’attività dedicata a persone con gravi disturbi cognitivo relazionali, ai quali da luglio il team multidisciplinare garantisce un’assistenza personalizzata, che tiene conto delle loro necessità e che non utilizza mezzi di contenzione. Nell’ambito di questa attività, 11 sono state le persone prese in carico da luglio, per un totale di 24 prestazioni già effettuate in sedazione e altre 3 già programmate.
L’equipe è composta da Stefano Cappanera, Massimo Rizzo, Domenico Frondizi, Rita Commissari, Marsilio Francucci, Donatella Perugini, Lorella Angeli e Agnese Barsacchi. Dalle associazioni il “sentito ringraziamento al direttore generale, Maurizio Dal Maso e a tutto il personale sanitario che ogni giorno si adopera per dar vita al servizio, auspicando che questo progetto possa essere esteso in tutte le altre aziende Sanitarie presenti nella nostra regione”.
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