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Trasfusionale, i donatori apprezzano le aperture domenicali

I donatori di sangue promuovono il Sit di Terni e apprezzano le aperture domenicali (l’ultima dell’anno programmata per il 16 dicembre). Lo dimostra un’indagine di gradimento condotta nel corso degli ultimi mesi tra i donatori periodici di sangue, i cui risultati sono stati resi noti in questi giorni da Augusto Scaccetti, direttore del servizio immunotrasfusionale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni.  Il 97% degli utenti, infatti, ha dichiarato un netto miglioramento strutturale e delle prestazioni fornite con le due postazioni di anamnesi, mentre nell’ultima rilevazione del 2016 il giudizio positivo era espresso dall’82% per le strutture e dal 74% per le sale anamnesi.

Piace anche l’apertura domenicale, accolta favorevolmente  dal 73% degli utenti, anche se in generale il giorno preferito per donare resta il sabato (36%) seguito dal venerdì (18%). È giudicata positivamente dal 73% degli intervistati (contro il 55% del 2016) anche la procedura della donazione differita prevista per chi dona per la prima volta o a distanza di due anni (con un primo incontro per gli esami e un secondo per la donazione.  Per il Sit di Terni l’ultima apertura domenicale del 2018 è il 16 dicembre, con accettazione dalle ore 8 alle 11. Come sempre la raccolta sangue funziona solo su prenotazione per un minimo di 15 persone. È possibile prenotarsi entro il venerdì precedente chiamando l’Avis comunale (0744-400118), la Croce Rossa di San Gemini (393-8850056) o il Sit di Terni (0744-205679) dal lunedì al sabato dalle 7,30 alle 13.

Dall’indagine risultano buoni e lieve miglioramento anche i tempi di attesa per la donazione, che per la visita medica sono giudicati eccessivi dal 14% degli intervistati (erano il 17% nel 2016), mentre solo il 2% (nel 2016 era il 3) ha dichiarato di impiegare troppo tempo per la registrazione, il 3% (4% nel 2016) per il prelievo pre-donazione e il 7% per il prelievo nella sacca (nel 2016 era il 9%). L’assistenza sanitaria è stata giudicata positivamente dal 97,4% degli intervistati e le informazioni ricevute risultano chiare per il 97,7%.

“Non mancano, naturalmente, spazi di miglioramento e infatti – spiega il dottor Scaccetti – in base alle risposte fornite, è stato rilevato un leggero ritardo nella consegna dei referti, sottolineato dal 9% dei donatori (contro il 3,7% del 2016), e, soprattutto, il 55% preferirebbe che le risposte delle analisi fossero rese disponibili con il sistema di accesso e ritiro online, come avviene per gli altri referti di laboratorio, cosa su cui stiamo lavorando insieme al servizio informatico”.

Resta sostanzialmente invariato l’identikit del donatore ternano: la maggioranza (60%) ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, il 30% ha dai 51 ai 70 anni e i giovanissimi tra i 18 e i 29 anni sono solo il 10%. Non è un caso che anche dai questionari sia emerso che l’informazione e la promozione sistematica della donazione in tutte le scuole di ogni ordine grado, insieme agli spot radiotelevisivi, sia considerata uno dei migliori strumenti per sensibilizzare e far avvicinare i cittadini alla donazione fin da giovani. Dal punto di vista professionale sono calati del 14% rispetto al 2016 gli operai e del 3% gli studenti a favore degli impiegati che invece crescono del 6%.

Si ricorda infine – poiché dal questionario risulta che solo il 20% dei donatori periodici  intervistati ne era conoscenza – che per favorire l’accesso al punto di raccolta sono stati riservati ai donatori quattro posti auto nel parcheggio di fronte alla palazzina degli uffici amministrativi, al Centro prelievi e al Pronto Soccorso.

Foto: TerniLife ©

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