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Il ricordo del ternano Claudio Conti rivive nella scuola a lui intitolata nel cuore dell’Africa

“L’inaugurazione della scuola è stata un’emozione indescrivibile. E’ come se fosse nato un altro figlio. E’ un segno per testimoniare la bontà e la generosità di mio figlio, Claudio. Il suo sorriso sta rendendo meno dura la vita di tante persone, di tanti bambini e ragazzi africani perché loro sono i grandi esclusi, i grandi emarginati, i grandi poveri”. Tomassina Ponziani, ternana, è appena tornata dall’Uganda dove ha inaugurato la scuola di formazione intitolata a suo figlio, Claudio, stroncato a 25 anni da un’infezione ospedaliera.

Ospiterà 300 studenti e i diplomi rilasciati dall’istituto “Claudio Conti” saranno utilizzabili per la ricerca del lavoro. Le professionalità scelte dai volontari e dal comitato promotore sono diverse e sono realmente proiettate nel mondo del lavoro locale: spaziano dalla formazione di falegnami e idraulici ai corsi per parrucchiera e allevatore. Una visione a 360° per stimolare le capacità dei giovani locali.

“Il governo ugandese ci ha assicurato che prenderà esempio dal nostro progetto. Questo edificio, realizzato grazie al grande cuore di tanti ternani, l’ho visto nascere dalle fondamenta, quando erano al lavoro tanti ragazzi ugandesi detenuti. I rappresentanti del governo mi hanno detto che, attraverso la scuola, Claudio vivrà in mezzo a loro per sempre. E che io rimarrò per sempre la loro mamma”.

Tomassina, che in Africa si prende cura anche dei bimbi dell’orfanotrofio, ora ha un sogno: “Vorrei ingrandirla questa scuola – dice – e sono già al lavoro per reperire i fondi necessari”.

Venerdì 30 novembre, alle 20,30, a Molino Silla di Amelia, sede della Comunità Incontro, la cena di beneficienza dell’associazione “Claudio Conti” servirà a portare avanti il sogno di mamma Tomassina.

Foto: RietiLife ©

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