“Nessuna uscita di personale, se non su base volontaria, fino al 2024; presentazione di un cronoprogramma di investimenti che l’azienda attuerà nel prossimo triennio 2019-2021, supportato da un piano di sviluppo commerciale e dalle relative politiche di marketing, “contenenti gli obiettivi di produzione e vendita dei diversi brand aziendali”;
monitoraggio semestrale sull’andamento del piano industriale; cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione per la durata di 24 mesi; politiche di formazione messe in campo dalla Regione per “rafforzare le competenze dei lavoratori in coerenza con gli investimenti aziendali”.
Sono questi i punti salienti emersi dal tavolo della vertenza Sangemini, l’azienda umbra di acque minerali, che si è tenuto oggi, 31 ottobre, presso la Regione Umbria a Perugia e che è stato accompagnato da uno sciopero di 8 ore dei lavoratori con presidio sotto il palazzo dell’ente al Broletto.